Marisa Baldoni l'ultimo addio e il ricordo di Stefano Frezza

19 Dicembre 2012   16:13  

Ho conosciuto Marisa Baldoni quando era già Sindaca dell'Aquila.

Con il Comitato di Solidarietà con il popolo del Guatemala eravamo impegnati in una campagna internazionale che sosteneva la candidatura di Rigoberta Menchù a Premio Nobel per la Pace. Nell'ambito di quella campagna molte città cercavano di promuovere la figura della Menchù attraverso tante iniziative diverse. Così presentammo all'allora Sindaca Baldoni la proposta di conferire la cittadinanza onoraria ad una indigena guatemalteca che aveva improntato tutta la sua vita alla ricerca di una pace giusta e duratura per il suo popolo ed il suo paese.

Marisa Baldoni ci confessò di non conoscere affatto quella persona e quella storia ma con grande sensibilità ed umiltà accettò di informarsi e fu proprio lei che qualche mese dopo conferì l'importante onoreficenza a quella indigena che ricevette proprio quell'anno - eravamo nel 1992 - il Premio Nobel per la Pace.

La stessa Marisa Baldoni ci ringraziò tempo dopo per averle permesso di conoscere una persona così straordinaria che lei volle ricevere a Palazzo Margherita (foto di Valentina Valleriani).

Ed è proprio per la sua umanità e disponibilità al dialogo che oggi Marisa Baldoni dovrebbe essere ricordata.

 

Stefano Frezza  


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