Mega-truffa certificati verdi: maxi-operazione anche in Abruzzo

Dal tg di Rete8

17 Dicembre 2010   15:08  

La Guardia di Finanza di Milano è impegnata in diverse perquisizioni nelle sedi di alcune società, in varie regioni d'Italia. Secondo gli accertamenti, attraverso transazioni fittizie di quote di emissione di gas a effetto serra (i certificati CO2) le società starebbero mettendo a segno una maxi-frode fiscale in materia di Iva, che ammonta a diverse centinaia di milioni di euro.

L'operazione, in corso in Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Abruzzo e Friuli-Venezia Giulia, sta avvenendo anche grazie al supporto dei reparti delle Fiamme Gialle competenti per territorio, ed è coordinata dal procuratore aggiunto di Milano, Francesco Greco e dal pm Carlo Nocerino. I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, emissione di fatture false e riciclaggio. Secondo gli accertamenti, la frode carosello è stata messa in atto attraverso transazioni transnazionali di certificati CO2.

In sostanza, le aziende e le società perquisite, ipotizza la procura di Milano, acquistavano i certificati nei Paesi all'estero, dove non c'é la tassazione Iva, e le rivendevano in Italia applicando invece l'Iva, senza poi versarla all'erario. Il sistema architettato ha coinvolto il fisco di vari Paesi europei e pertanto investigatori e inquirenti sono in stretto contatto con le autorità giudiziarie di vari Stati, tra i quali l'Inghilterra e la Germania. A causa di questa maxifrode carosello, dal 1 dicembre il Gestore dei mercati elettrici ha chiuso la Borsa delle emissioni della CO2. Nell'inchiesta sono indagate alcune decine di persone.


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