Parco costa Teatina, “Perimetrazione subito per rilancio del territorio in crisi”

La Costituente e il WWF incontrano il commissario del Parco

19 Dicembre 2014   09:34  

Una delegazione della Costituente per il Parco della Costa Teatina ha incontrato questa mattina, insieme al delegato regionale del WWF Abruzzo, il commissario straordinario per la perimetrazione del Parco Giuseppe De Dominicis. Un incontro, presso gli uffici della Provincia a Chieti, che è servito a chiarire le rispettive posizioni.

Il commissario ha spiegato la difficile situazione in cui si è trovato a operare, soprattutto nella fase iniziale del suo mandato, e ha brevemente illustrato i passi sin qui compiuti garantendo il massimo impegno per arrivare quanto prima possibile alla definizione dei confini del Parco, passaggio fondamentale per rendere operativa l’area protetta.

Gli ambientalisti, nel dare atto al commissario dei propri sforzi, hanno sollecitato le istituzioni nazionali e locali ad offrirgli la massima collaborazione.

Hanno tuttavia anche ricordato che il Parco è stato istituito da una legge del 2001,  che sono trascorsi inutilmente ormai quasi 14 anni e che i cittadini e le associazioni sono stanchi di aspettare.

La mancata perimetrazione del Parco ha comportato una serie di problemi all’ambiente, con ulteriori cementificazioni, ma anche allo sviluppo economico e sociale di un territorio da troppo tempo investito dalla crisi.

Sono mancati investimenti diretti, che pure erano stati stanziati, ed è mancato l’effetto parco che avrebbe potuto rappresentare un eccezionale volano per il rilancio.
Gli ambientalisti hanno parlato  del  rapporto 2014 “L’economia reale nei parchi nazionali e nelle aree naturali protette”, firmato dal Ministero dell’Ambiente e da Unioncamere, i cui numeri dimostrano chiaramente gli effetti economici positivi riscontrati nei territori sottoposti a tutela.

Ad esempio i parchi naturali ospitano un  numero di imprese gestite da giovani al di sotto dei 30 anni e da donne maggiore della media nazionale.

Nei 23 parchi nazionali oggi attivi in Italia sono presenti 68mila imprese, il 13,1%  delle quali (a raffronto con una media nazionale dell’11,1) è gestito da under 30 e il 26,8% (contro il 23,6 nazionale) da donne.

Tra l’altro proprio due parchi abruzzesi, il PNALM e quello della Majella, sono ai primissimi posti in questa graduatoria.  

In una recente indagine Confesercenti era stato invece evidenziato come il turismo verde continui a registrare un tendenza positiva, anche se con piccoli aumenti, a dispetto di una crisi che sta creando seri problemi al settore nel suo complesso. 
Secondo Unioncamere l’effetto Parco sostiene il PIL, favorisce l’occupazione dei giovani e delle donne, combatte lo spopolamento dei piccoli centri altrimenti destinati a un inesorabile decadenza.

Già solo per questo è fondamentale che il Parco dei Trabocchi venga messo in condizioni operative nel più breve tempo possibile, prima della prossima bella stagione.


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