Roseto, una class action contro l'aumento della Tarsu

11 Novembre 2010   10:30  

Sabato 13 novembre 2010 dalle ore 16.00 alle ore 20.00 a Roseto degli Abruzzi in piazza della libertà si svolgerà una protesta popolare per respingere l'ulteriore aumento del 25% della Tarsu deliberato dalla amministrazione comunale e per una reale raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani attraverso il metodo del porta a porta. Ad annunciarlo Pio Rapagnà del Comitato "Città per vivere".

Verrà inoltre effettuata una raccolta di firme per la presentazione di un ricorso collettivo "contro il nuovo illegittimo aumento - afferma Rapagnà - richiesto in questi giorni senza che sia stata nel frattempo organizzata e avviata la raccolta differenziata porta a porta che l'amministrazione comunale ha invece messo come pezza giustificativa alla richiesta di un aumento del 25% aggiuntivo rispetto alla tarsu già richiesta per il 2010, come si evince chiaramente dalla delibera di giunta comunale n. 75 del 30 giugno 2010, nella quale si afferma tra l'altro che:

1 - '...occorre dare copertura ai maggior costi del servizio di igiene ambientale di cui al progetto definitivo dei nuovi servizi di raccolta differenziata (porta a porta), comportante una spesa iniziale di euro 4.481.278,52/anno, nonché dei maggiori costi di smaltimento in discariche esterne dell'attuale sistema di raccolta differenziata (stradale) per l'anno 2010, in base alla tariffa di euro 170 per ogni tonnellata di rifiuti...';

2 - 'per garantire la copertura dei maggiori costi relativi alla gestione del servizio di igiene ambientale di cui sopra è necessario aumentare le tariffe della tassa smaltimento rifiuti solidi urbani a partire dal corrente anno 2010 in misura del 25% rispetto alle misure in vigore per il decorso anno 2009 e dare effettività alle entrate straordinarie..., fermo restando la possibile riduzione dei costi di smaltimento alla fruizione della nuova discarica...'.

I 6 comuni ed il cirsu - prosegue Rapagnà - si ritrovano oggi con una montagna di debiti che verranno pagati dai cittadini con la tarsu. infatti, in aggiunta agli aumenti del 60% imposti nel 2007 la giunta comunale di roseto ha deliberato questo ulteriore aumento del 25% della tarsu. i bollettini di pagamento fioccano in questi giorni, mentre la raccolta differenziata porta a porta, affidata al cirsu non inizia, anzi il servizio di raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani risultano sempre più carenti, inefficienti e costosi.

Il movimento città per vivere invita i cittadini di roseto e delle frazioni a esigere l'immediata attuazione del porta a porta per abbattere la quantità dei rifiuti conferiti nelle discariche e relativi costi, per stoppare prima che sia troppo tardi il circolo vizioso che si crea, in mancanza della raccolta differenziata, tra aumento dei rifiuti, delle discariche, dei disservizi, dei costi e dei debiti.

Bisogna chiedere: quali uffici pubblici hanno controllato la veridicità dei dati contabili e verificato la corrispondenza delle attestazioni e delle dichiarazioni rilasciate dal cirsu, dalla sogesa, dal comune e dai revisori dei conti? e il comune di roseto, come mai si ritrova a dovere pagare una montagna di soldi al cirsu e come mai il cirsu si ritrova con una montagna di debiti? e poi, non è strana la questione del presunto debito che il comune di roseto avrebbe con il cirsu che, per conseguenza, non paga la sogesa la quale, a sua volta, non paga i lavoratori che, come abbiamo visto nei giorni scorsi, non raccolgono i rifiuti organici dai cassonetti? e questo potrebbe succedere ancora, se non si fa seriamente la raccolta differenziata e non si attua il porta a porta!

La decisione di ricapitalizzare per salvare il cirsu assunta dai 6 comuni soci del consorzio - conclude Rapagnà - è la soluzione migliore oppure è la riproposizione e la ripetizione di un metodo e di un sistema ampiamente rivelatisi tanto inefficienti quanto costosi?"


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