Strage tribunale Milano, il sindaco di Pescara Alessandrini: "Ritorna la violenza bestiale

09 Aprile 2015   17:01  

 Sulla strage nel tribunale a Milano dove un imputato, sotto processo per bancarotta, stamani ha fatto fuoco in aula, uccidendo un avvocato, un testimone e un giudice, citato come teste, interviene il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, figlio di Emilio, il magistrato che il 29 gennaio del 1979 venne assassinato da un gruppo di fuoco di Prima Linea, mentre si stava recando al lavoro al Palazzo di Giustizia di Milano.

"Oggi - afferma il primo cittadino - la violenza bestiale e' ritornata nelle nostre vite". 

 Il sindaco esprime "a nome della citta' vicinanza non solo ai parenti delle persone morte stamane ma anche alla comunita' giudiziaria milanese tutta, che e' stata colpita gravemente da quanto accaduto.

Mi tocca anche il fatto che a mia memoria sono il giudice Guido Galli e l'avvocato Giorgio Ambrosoli oltre trent'anni fa le 'ultime' vittime di questo mondo.

Una notazione corre anche sul come sia stato possibile che la persona che ha sparato sia entrato in tribunale armato, un dato - commenta infine Alessandrini - che pone problemi al sistema sicurezza soprattutto mentre la citta' di Milano si prepara ad accogliere una manifestazione internazionale qual e' l'Expo". 


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