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Sei concerti, lungo un percorso di note e melodie che parte Handel e Bach e arriva a Stravinskij passando per Pergolesi, Mozart, Respighi e Rota. Nel cuore ferito ma ancora pulsante della città, ovvero il ridotto del teatro comunale, dietro la basilica di san Bernardino, sul limitare dell'inaccessibile zona rossa. E' questo in sintesi la stagione concertistica dei Solisti aquilani, presentata oggi in conferenza stampa. Sei concerti nel capoluogo, dal 14 febbraio al 7 novembre, a cui però si affiancherà un intensa attività concertistica in Italia e all'estero, perché i Solisti aquilani, è bene ricordarlo, sono nati quarantatré anni fa, su un intuizione dei maestri Nino Carloni e Vittorio Antonellini, proprio come ambasciatori della musica aquilana nel mondo. Un ruolo, una missione, che dopo il terremoto del sei aprile si colora di un significato ancora più intenso, vibrante ovvero di speranza di rinascita, scandito dal ricordo di un qualcosa durato 20 secondi appena, che lascia il segno per tutta la vita.
I PRIMI DUE APPUNTAMENTI AL RIDOTTO DEL TEATRO COMUNALE
Domenica 14 febbraio ORE 11.00
CARLO ROMANO - oboe
IRENE TELLA - violino
VINCENZO MARIOZZI - direttore
GEORG FRIEDRICH HANDEL - concerto per oboe archi basso continuo concerto grosso in fa maggiore
JOHANN SEBASTIAN BACH - concerto per violino in mi maggiore, doppio concerto per oboe e violino
Venerdi 2 aprile ore 18.30
FRANCESCA GARAVINI, soprano
BEATRICE MEZZANOTTE, contralto
VINCENZO MARIOZZI, direttore
G.B. PERGOLESI - stabat mater, salve regina, antifona in do minore