14 vittime, a giorni gli avvisi di garanzia

Condominio di via Poggio Santa Maria (Aq)

10 Dicembre 2010   07:44  

La Procura della Repubblica dell'Aquila che sta indagando sui crolli dei palazzi pubblici e privati a seguito del devastante sisma del 6 aprile del 2009, (200 quelli finiti sotto la lente di ingrandimento) ha concluso nei giorni scorsi le indagini sul filone relativo al crollo del condominio di via Poggio Santa Maria, dove sono morte 14 persone, uno dei casi piu' dolorosi della maxi inchiesta sul terremoto. A giorni sono previsti gli avvisi di garanzia nei riguardi di persone che a vario titolo si erano occupati della costruzione dell'edificio. Per domani e' invece attesa l'udienza preliminare dei sette membri della Commissione che sottoscrissero il verbale della seduta del 31 marzo del 2009, ovvero una settimana prima del devastante sisma. Sotto inchiesta sono finiti Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi Rischi e ordinario di Vulcanologia, Bernardo De Bernardinis, ex vice capo della Protezione civile, Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e ordinario di Fisica terrestre presso l'Universita' di Bologna, Giulio Selvaggi, direttore del centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore della fondazione Eucentre, e ideatore del progetto Case, Claudio Eva, ordinario di fisica terrestre presso l'Universita' di Genova e Mauro Dolce, direttore dell'ufficio rischio sismico del dipartimento di Protezione civile e docente di Tecnica delle costruzioni presso l'Universita' Federico II di Napoli. Tra tutti soltanto alcuni imputati sono stati ascoltati dal pm Fabio Picuti (che insieme al Procuratore capo della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini seguono il filone della maxi inchiesta sui crolli degli edifici) contestando tutti gli addebiti senza evitare pero' di sedere tra i banchi degli imputati. (AGI)


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