Nei primi nove mesi del 2025 la ASL Lanciano Vasto Chieti registra un tasso molto elevato di mancata presentazione alle prestazioni: serve più collaborazione da parte degli utenti.
La ASL Lanciano Vasto Chieti ha reso noto che nei primi nove mesi dell’anno sono stati 18 296 gli utenti che, pur avendo prenotato una prestazione, non si sono presentati e non hanno provveduto all’annullamento dell’appuntamento, configurando un fenomeno definito “drop-out”. Tale cifra corrisponde a circa il 94% delle richieste in lista d’attesa nello stesso periodo.
Il direttore generale dell’azienda sanitaria, Mauro Palmieri, ha sottolineato che la mancata disdetta comporta un doppio danno: sottrae un posto che altri avrebbero potuto utilizzare e impedisce all'ente di valorizzare gli sforzi messi in campo per potenziare l’offerta.
Il monitoraggio svolto dal Servizio Governo Liste d’attesa evidenzia che circa il 20% delle prestazioni con “drop-out” riguarda utenti che, dopo aver segnalato un ritardo rispetto ai tempi di garanzia (previsti dalle classi di priorità), avevano ottenuto un appuntamento anticipato e tuttavia non vi hanno partecipato né hanno proceduto all’annullamento.
Un ulteriore aspetto riguarda la scelta della sede: molte prestazioni, pur rispettando i tempi di attesa, sono rifiutate dagli utenti in quanto non gradiscono la struttura o il luogo assegnato. In specifico, sono circa 44 mila le prestazioni disponibili ma rifiutate, in relazione alle 19 mila prese in carico.
Sul fronte della priorità clinica, tuttavia, la ASL evidenzia risultati positivi: il rispetto delle classi di priorità in provincia di Chieti si attesta al 95% per le prescrizioni urgenti, al 92% per quelle brevi, all’84% per le differite e all’83% per le programmate. Nei casi in cui l’appuntamento iniziale risultasse fuori soglia, l’ente provvede a richiamare l’utente nel giro di qualche giorno e ad anticipare la data grazie ai posti liberati da altre rinunce.
La ASL ricorda che l’invio di un SMS reminder viene effettuato sette giorni prima della prestazione, e che per annullare o modificare l’appuntamento è possibile utilizzare il call-center, gli sportelli CUP oppure il sito aziendale.
«Disdire un appuntamento che non si potrà rispettare – afferma Palmieri – non è solo una cortesia, ma un vero gesto di responsabilità nei confronti di altri cittadini e del sistema sanitario».
L’analisi dei dati conferma una forte correlazione tra la possibilità di ampliare l’offerta di prestazioni e l’aumento della domanda: come evidenziato in un piano della ASL di ottobre 2025, l’azienda ha investito circa 130 mila euro per offrire prestazioni anche nel weekend con l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa entro i sei mesi.
Nonostante ciò, l’efficienza complessiva risulta penalizzata proprio dal fenomeno delle disdette mancate e delle non presentazioni, rendendo urgente un appello rivolto ai cittadini affinché utilizzino in modo consapevole il sistema di prenotazione.