20 mesi fa,309 morti. Fiaccolata con don Ciotti: dossier su legalità

6 aprile 2009 - 6 dicembre 2010

06 Dicembre 2010   12:43  

309 sono i morti nella terribile notte del 6 aprile 2009, che ha cambiato per sempre L’Aquila e gli aquilani. Nessuno può dirsi estraneo, nessuno di fatto lo è. Le vittime sono lì con il loro futuro spezzato a ricordarci di non abbassare mai la guardia. A loro è rivolto il ricordo che gli aquilani, ogni 6 del mese da 20 mesi a questa parte, dedicano attraverso una fiaccolata silenziosa e mesta che vuole essere un segno monito per non dimenticare. Non dimenticare quei morti che non sono solo vittime del sisma ma forse, e sarà la magistratura a dimostrarlo, della noncuranza, della mancanza di responsabilità, dell’illegalità. Stasera alla fiaccolata, a fianco dei parenti, per ricordare le vittime e invitare tutti a non chiudere gli occhi davanti all’illegalità, significativa sarà la presenza di don Luigi Ciotti fondatore dell'Associazione LIBERA, e da sempre strenuo difensore della legalità. Se le vittime del sisma sono state anche vittime del dolo saranno i processi a dimostrarlo. Il dieci dicembre si terrà l'udienza preliminare contro i 7 componenti  della commissione grandi rischi che si riunì a L’Aquila il 31 marzo 2009 per informare i cittadini abruzzesi sull'attività sismica delle ultime settimane. Contro gli esperti l’accusa di omicidio colposo e anche la CODACONS si è costituita parte civile.  per individuare se illegalità c’è stata dietro la morte di tante persone, la magistratura ha aperto diversi filoni di indagine: per i crolli di via Rossi, 17 morti, via Gabriele D'Annunzio 13 morti e due feriti, XX Settembre 123, con 5 morti, Via Sturzo 20 morti, via XX Settembre 79 con 9 morti, il convitto nazionale con  3 giovani vittime, la casa dello studente con 8 studenti  morti e via campo di fossa dove i morti furono 27 e gli indagati sono tutti morti, si va quindi verso la probabile archiviazione.

UN DOSSIER SULLA LEGALITA' NELLA RICOSTRUZIONE

Verrà distribuito da lunedì prossimo a livello nazionale un dossier realizzato dall'associazione Libera che analizza la ricostruzione post-sisma dal punto di vista della legalità, mettendo in luce il rischio di ogni infiltrazione criminale. Lo ha annunciato don Luigi Ciotti, fondatore dell'associazione Libera, oggi in Abruzzo per vari incontri con la popolazione che culmineranno con la fiaccolatata di questo pomeriggio nella zona rossa, in ricordo delle vittime del sisma, a 20 mesi esatti dalla scossa. "Si tratta di un lavoro molto serio - ha spiegato ai ragazzi delle scuole superiori - con documentazioni che dimostrano infiltrazioni e strutture criminose in questa terra meravigliosa". "In Abruzzo - ha detto ancora don Ciotti - le mafie c'erano prima e ci sono anche adesso: mi stupisco di chi si stupisce. Le mafie erano già presenti in aree come la Marsica, si pensi ai sequestri di Tagliacozzo, e quando abbiamo aperto la nostra sede dislocata hanno fatto pressione per non farci lavorare". Per don Ciotti, "l'assenza dei controlli e le deroghe dovute allo stato d'emergenza, hanno favorito l'azione di organizzazioni criminali".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore