25 maggio: “Festa della mamma che lavora”

24 Maggio 2007   15:34  
Una giornata per sollevare l’attenzione sulla mamma che lavora, per riflettere sul duplice ruolo svolto dalla donna che ogni giorno compie grandi sacrifici per conciliare le esigenze del lavoro e della famiglia, e per festeggiarla. Perché la maternità deve essere vista come una ricchezza di tutti, in un sistema economico in cui anche le donne hanno il diritto di inserirsi. La “Festa della mamma che lavora” non è una festa commerciale, ma un evento nazionale giunto alla sua XII edizione, che si propone di far riflettere sulle condizioni della mamma lavoratrice e di far conoscere ai figli il luogo di lavoro delle proprie madri. Domani 25 maggio, infatti, in accordo con le direzioni aziendali, le donne lavoratrici porteranno i loro bambini sui luoghi di lavoro, negli uffici, nelle aziende. Perché i figli vedano dove le loro mamme lavorano e perché i datori di lavoro vedano le loro collaboratrici anche come madri. "Il prezzo da pagare – afferma Valentina Bianchi, assessore regionale per le Pari opportunità (nella foto) - è frutto di una cultura che vive ancora, di tradizioni dure a morire, ed è un peso di cui le stesse donne non riescono a liberarsi. Il sovraccarico di lavoro e di responsabilità schiaccia la mamma-lavoratrice e il suo sforzo non è alleviato nè riconosciuto, per giunta si scontra continuamente con una parte della sua anima, la più intransigente e totalizzante". Per questo, e alla luce del successo della passata edizione, l´Assessorato per le Pari opportunità ha voluto sensibilizzare e coinvolgere tutte le aziende abruzzesi affinchè partecipino alla concreta realizzazione di questa lodevole iniziativa, promossa da "Job 24" con il patrocinio del Ministero delle Pari Opportunità e organizzata dall’Aidda (Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda). "Questa festa - spiega il vicepresidente Aidda, Giuliana Cinquina - è un evento nazionale promosso dal Corriere della sera e inviterà a riflettere su problematiche di grande rilievo: la dialettica tra famiglia e impegno lavorativo, la necessità di creare reti e servizi a supporto delle mamme che lavorano. Siamo convinte che l´applicazione dei principi che animano la nostra associazione passi attraverso un reale radicamento nel territorio ed un continuo confronto con le forze produttive in esso presenti, con particolare attenzione alle problematiche che le donne devono affrontare in una regione ancora pervasa da vecchi retaggi. In tal senso voglio ringraziare, a nome di tutta la nostra Associazione, l´Assessore Valentina Bianchi, per aver accolto sin da subito la nostra iniziativa - ha concluso Cinquina - mostrandosi davvero sensibile alla problematica, e decisa ad avviare con noi una stretta collaborazione”. L’iniziativa offre anche lo spunto per riflettere su un bilancio non troppo positivo per l’Italia, dove la percentuale delle donne lavoratrici è del 45%, mentre secondo gli obiettivi europei dovrebbe salire al 60% entro il 2010. Valentina Tenaglia

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore