3 maggio manifestazione a Campo Imperatore, per lo sviluppo ecologico

29 Aprile 2014   13:52  

Per la conversione in chiave ecologica dei complessi turistico-sciistici, a favore della realizzazione di estesi interventi di risanamento e rinaturalizzazione del territorio, contro il "Piano industriale di rilancio del Gran Sasso" e la conseguente devastazione del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si svolgerà sabato prossimo, 3 maggio 2014, una manifestazione promossa dal Coordinamento EmergenzAmbiente Abruzzo 2014, che riunisce 30 associazioni e movimenti per la tutela dell'ambiente della nostra regione. Alla manifestazione ha formalmente aderito anche la FederTrek (Federazione Nazionale delle Associazioni di escursionismo).

Alle ore 10:00 si svolgerà una simbolica "passeggiata" dall'Albergo di Campo Imperatore al Rifugio Duca degli Abruzzi, seguita alle 11:00 da un workshop (presso lo stesso Albergo) dal tema "Lo sviluppo in chiave ecologica del Gran Sasso".

Al workshop saranno presentate le linee di fondo per un Piano di sviluppo ecologico del Gran Sasso e del Sirente-Velino (Bruno Petriccione, ecologo del Touring Club Italiano, Daniele Valfrè, naturalista di Salviamo l'Orso e di Altura), proposte di riattivazione e potenziamento delle ferrovie secondarie (Claudio Colaizzo dell'Associazione Transita), di recupero dei Regi Tratturi per lo sviluppo turistico della Regione (Andrea Staffa della Soprintendenza Archeologica), di sviluppo locale attraverso una pianificazione integrata (Angelo Jonas Imperiale, esperto di valutazione di impatto sociale) ed infine di rinaturalizzazione e risanamento del territorio come opportunità di occupazione e sviluppo (Bruno Petriccione, ecologo del Touring Club Italiano).

Con questa iniziativa il Coordinamento intende richiedere impegni precisi alle forze politiche che si candidano a governare la Regione Abruzzo e in particolare iniziative per promuovere la valorizzazione e lo sviluppo in chiave ecologica delle aree montane, cancellando invece i mega-progetti di devastazione ambientale del Parco Nazionale del Gran Sasso e di quello Regionale del Sirente-Velino, mascherati da progetti di rivitalizzazione dell'economia.

È proprio di pochi giorni fa la pubblicazione da parte del Centro Turistico del Gran Sasso SpA (cioè l'Amministrazione Comunale dell'Aquila) di una gara d'appalto del valore di oltre 6 milioni di Euro per costruire un'altra seggiovia, più grande e più bella, proprio nello stesso luogo di quella (la "Fontari-Campo Imperatore") per la quale erano appena stati completati i lavori di revisione e ammodernamento, con una spesa di alcune centinaia di migliaia di Euro. E stavolta la seggiovia dorata si chiamerà "Campo Imperatore-Osservatorio": che vogliano distruggere anche la preziosissima vegetazione di alta quota vicino all'Osservatorio, dov'è anche una stazione di ricerca ecologica a lungo termine della rete mondiale LTER?

Nel quadro degli stessi scriteriati piani di distruzione ambientale a tutti i costi, il Comune dell'Aquila si prepara a distruggere anche la pace e la natura di uno dei luoghi più tranquilli e intatti del Parco Nazionale del Gran Sasso, quello di S. Pietro della Ienca: prevista una folle spesa di 400.000 Euro (da fondi pubblici) e di 3 milioni di Euro (da fondi "privati") per devastare con infrastrutture per il turismo di massa il luogo del raccoglimento spirituale del Santo Giovanni Paolo II. Un altro dei progetti che il Coordinamento contrasterà in tutti i modi, richiedendo impegni in tal senso ai candidati alla Presidenza della Regione e proponendogli in alternativa un vero e credibile Piano di sviluppo ecologico del Gran Sasso.
Anche di questo si parlerà il prossimo 3 maggio a Campo Imperatore.

 


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