3083 firme in Abruzzo contro la privatizzazione dell'acqua

Campagna referendaria, 100000 firme raccolte in Ital

27 Aprile 2010   16:09  

La sfida alla cultura della privatizzazione dell'acqua e' andata oltre ogni aspettativa: 100.000 firme raccolte nel primo week-end in tutta Italia. 3083 firme solo in Abruzzo. Nonostante il brutto tempo - dicono gli organizzatori in una nota - c'e' stata una mobilitazione straordinaria che ha visto lunghe file ai banchetti organizzati nei quattro capoluoghi e in numerosi paesi.

Le brochure con l'illustrazione dei tre quesiti referendari sono risultate spesso inutili.

E' bastato lo slogan stampato "l'acqua non si vende" per togliere ogni dubbio, senza dover convincere nessuno. La frase spesso ricorrente davanti ai banchetti era "dopo l'acqua ci privatizzeranno anche l'aria!" 1100 firme a Pescara, 300 a Sulmona, 300 a Vasto, oltre 200 a L'Aquila e Teramo, 250 nella Marsica, tante altre nei piccoli centri della nostra regione (l'elenco completo dei banchetti e le prossime iniziative in www.nonlasciamolifare.org).

Siamo di fronte ad un vero e proprio risveglio civile, un risveglio - conclude la nota - che parte da associazioni e da cittadini liberi, un risveglio che parte dall'acqua per dilagare, speriamo, verso tutti i beni comuni.


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