48 ore per uscire dagli alberghi. Sfollati denunciano la SGE per decisioni persecutorie

14 Agosto 2011   07:51  

Un numero sempre più numeroso di cittadini ancora oggetto di assistenza a causa del terremoto denuncia il fatto che la Struttura per la gestione dell'emergenza (Sge) sta assumendo "decisioni ingiuste e comunicate con forme persecutorie e con una tempistica perentoria". In particolare, il riferimento è ad alcune comunicazioni di sgombero entro 48 ore nei confronti di sfollati negli alberghi, in tal senso non sono risparmiati anziani e single. I cittadini chiedono che per porre rimedio a questa "drammatica situazione che rende ancora più difficile la condizione di persone che già sono in difficoltà da oltre due anni", serve cambiare la regole per "adeguarle ai casi dei terremotati più in difficoltà". La Sge, da tempo nell'occhio del ciclone, è stata oggetto di accuse per i disservizi causati dal braccio di ferro tra la componente regionale e quella del Comune dell'Aquila con il sindaco, Massimo Cialente, che ha annunciato il disimpegno e il ritiro dei cinque dipendenti distaccati nella struttura. Per risolvere le problematiche nella Sge, la responsabilità della gestione è stata affidata al vice commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, e successivamente è stato nominato un coordinatore nella persona di Roberto Petullà, proveniente dalla Protezione civile nazionale. 


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