A 4 anni dal sisma sono centinaia le case popolari terremotate e la politica non fa nulla

08 Aprile 2013   12:48  

Sabato prossimo si riunirà alla sala Carispaq l' Assemblea degli inquilini delle case popolari ancora sfollati ai seguito degli incredibili ritardi della ricostruzione. Questa la  situanzione delle case popolari terremotate nella scheda elaborata dal Mia casa Abruzzo.

'' I fabbricati “E-inagibili” sono 121 di cui

a) 31 di competenza del Provveditorato alle Opere Pubbliche

b) 22 di competenza ATER

c) 50 di competenza dei condomini “misti”  

Ancora nulla è stato fatto per gli alloggi ATER di Preturo, Via Amiternum, Paganica, Via Antica Arischia (ex Moro), San Francesco, San Sisto, Santanza, San Pio X, Torrione, Collesapone, Collecapocroce, ed altri, lasciati nel completo abbandono.

Per le Case di proprietà del Comune di L'Aquila non ci sono cantieri aperti per la ricostruzione di 100 alloggi a San Gregorio, 50 alloggi in Via Di Vincenzo, 35 alloggi in Via Milonia, Via degli Orsini e in altre zone della Città, che sono ancora tutti abbandonati all'incuria e al degrado materiale e sociale.

In tale contesto, il Consiglio regionale, nonostante quotidianamente sollecitato dal Mia Casa, ancora non approva una Legge “ad hoc” per coordinare ed attuare la ricostruzione e la messa in sicurezza sismica del patrimonio abitativo pubblico e privato, mentre gli Inquilini dei Complessi C.A.S.E. e M.A.P., Fondo Immobiliare e Affitto concordato, devono pagare al Comune dell'Aquila un canone di compartecipazione “aggiuntivo” per coprire le “enormi” spese condominiali, di gestione, manutenzione e amministrazione.

E come se nulla fosse, la Giunta Regionale, per coprire le spese relative all'IMU imposta anche sulla proprietà degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, ha deciso un aumento del 30% di tutti i canoni di locazione della Edilizia Residenziale Pubblica, compreso quella dell'Aquila e dei Comuni del cratere.

Il Mia Casa d'Abruzzo, respinge con forza il ridicolo e tragico “gioco delle parti”, denuncia che specialmente a L'Aquila e nei Comuni ad elevato rischio sismico, la situazione è molto difficile e, rispetto alla ricostruzione e messa in sicurezza antisismica degli edifici residenziali pubblici e privati, non tutti i soggetti responsabili nazionali e locali hanno fatto e stanno facendo il loro dovere, a cominciare dalla Regione e dai “soggetti attuatori” indicati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dagli allora Commissario e Vice-Commissario delegati alla ricostruzione del patrimonio abitativo pubblico.''

 


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