A Bucchianico strade franate e a rischio. La Provincia: '' Le ripariamo tra un anno e mezzo''

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07 Gennaio 2014   10:07  

Colle Sant'Antonio, una contrada di Bucchianico, è isolata dal mondo a seguito di una frana che ha spezzato in due la principale arteria di comunicazione. E anche le altre strade secondarie sono pericolose e da mettere urgentemente in sicurezza.

La Provincia, che tra le sue deleghe fondamentali ha quella di riparare le strade di sua competenza, per evitare che ci scappi prima o poi il morto, dice però che non ha soldi per intervenire. Per pagare il presidente, gli assessori, i consiglieri e la pletora di dipendenti, fornitori, affitti, consulenti e addetti stampa, i soldi invece non vengono fatti mai mancare.

A seguire la denuncia disperata della cittadina Simonetta Storto.

''Sono una cittadina che da due anni vive a Colle S. Antonio, contrada Bucchianico.

A causa delle recenti piogge verificatesi un mese fa, la strada, unica arteria che collega la contrada alla strada principale per Chieti, è franata e con essa, anche i calanchi.

Le famiglie ormai numerose che popolano questa zona vivono una situazione di isolamento e di disagio, nonche' di danni alla salute e alle economie.

Attivita' presenti in zona hanno chiuso ed altre rischiano il tracollo...Per uscire dalla contrada, siamo costretti a percorrerre stradine comunali pericolosissime.

Stasera, con la nebbia fitta, io ed altri abbiamo rischiato di finire sotto i burroni.

La Provincia si è degnata di venirci incontro fra 18 mesi. Ebbene si: ci ha spiegato che non ci sono soldi e che si occupera' di questa situazione qunado potrà.

La strada andrebbe messa in sicurezza lungo tutto il suo percorso...due anni fa, in seguito alle nevicate abbondanti, gia' si era verificata una frana piu' piccola, ma comunque pericolosa, visto che la strada è priva di illuminazione.

Lungo tutto il suo percorso, la strada presenta crepe preoccupanti e i calanchi hanno esondato perche' non è mai stato ripulito il canale di separazione posto dietro lo sbarramento.

L'economia della zona è in ginocchio,,il distributore di benzina ha chiuso, proprio ieri sera una trattoria posta subito dopo, nn vede quasi piu' clienti, per non parlare di chi ha  in questo territorio autorimesse di pullman e di chi lavora coi camion.

Senza considerare che se qualcuno dovesse sentirsi male, l'intervento di un autoambulanza sarebbe tutt'altro che tempestivo.

In caso di neve le strade che conducono alle arterie principali sono tutte dissestate e una peggio dell'altra, senza considerare le distanze raddoppiate e il conseguente consumo di benzina.''

Che la situazione viabilità in Provincia di Chieti sia  sull'orlo della catastrofe lo conferma anche questa nota della Cisl: 

''In data 30 dicembre si è aperto l’ultimo capitolo della vertenza tra i lavoratori addetti alle manutenzione delle strade e l’amministrazione provinciale di Chieti.

Infatti in data odierna è stato portato in notifica un ricorso al Tar affinché il giudice amministrativo, in questo caso che svolge funzioni di giudice dell’ottemperanza, nomini un commissario ad acta che sostituisca la provincia di Chieti e liquidi i 51 decreti ingiuntivi emessi dal Tribunale di Chieti nel maggio 2013.

L’estrema azione giudiziaria ha fatto seguito a numerosi tentativi di conciliazione e di soluzione negoziale avviati e proposti dalla CISL Funzione Pubblica Abruzzo, al fine di far ottenere ai lavoratori della Provincia di Chieti i compensi per il lavoro straordinario svolto, a causa delle abbondanti nevicate dell’inverno 2009, per tenere pulite - ed utilizzabili in sicurezza, a beneficio di tutti gli utenti - le strade provinciali del territorio teatino del 2009.

Tuttavia, il mancato pagamento dei dovuti compensi, peraltro specificamente accantonati in un apposito capitolo di bilancio, ha spinto il coordinatore Regionale Vincenzo Traniello ed il Segretario Territoriale Gabriele Martelli della CISL Funzione Pubblica Abruzzo ad organizzare l’azione giudiziaria nell’interesse di tutti i lavoratori coinvolti al fine di far ottenere loro la liquidazione delle spettanti somme.

La Provincia di Chieti, infatti, anche a seguito di notifica dei decreti ingiuntivi ha dapprima avviato le trattative per la liquidazione delle somme, tra l’altro i lavoratori avrebbero rinunciato agli interessi e gli avvocati a parte degli onorari pur di giungere ad una composizione bonaria, poi successivamente la provincia di Chieti ha deciso di interrompere le trattative e rimanere inerte.

Tali comportamenti non giovano certamente all’Amministrazione Provinciale in quanto da poco è stato approvato il piano di riequilibrio finanziario dalla Corte dei Conti Abruzzo, Sezione Controllo. Al punto e) del piano “persistenza di debiti fuori bilancio e passività potenziali” è previsto che l’amministrazione ha l’obbligo di fare una ricognizione dei debiti anche e soprattutto scaturenti da eventuale contenzioso ed inserirli in una relazione dettagliata che dovrà essere inoltrata alla Corte dei Conti entro il 31 dicembre 2013.''

 

 

 

 

 


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