A Cocullo in migliaia ad assistere all'antico rito dei serpari

02 Maggio 2013   09:49  

Erano oltre 15mila le persone che il primo maggio hanno preso d'assalto Cocullo per assistere alla suggestiva sfilata dei Serpari in onore di S.Domenico, con i serpenti che in processione avvolgono la statua del santo a significare la vittoria del bene sul male.

Processione uscita in ritardo dalla chiesa per consentire a un'ambulanza di attraversare la piazza e soccorrere un pellegrino colto da malore per la ressa e il caldo.

Treni speciali sono arrivati ad intervalli regolari, hanno riversato famiglie e comitive nei locali della piccola stazione del paese. Numerosi gli inviati di televisioni e giornali  stranieri.

Momento particlarmente suggestivo la vestizione della statua di San Domenico Abate. Alla fine della Messa solenne, quando la statua viene infatti portata all’esterno della chiesa, i “serpari” sistemano le serpi sulla testa e sull’aureola del Santo, biscia dal collare, il saettone il biacco. Alla fine, tutte serpi che vengono poi liberate.

Secondo la tradizione locale, il santo cavandosi il dente e donandolo alla popolazione di Cocullo, fece scaturire in essa una fede che andò a soppiantare il culto pagano della dea Angizia, protettrice dai veleni, tra cui quello dei serpenti.

Il dente di San Domenico, con probabile allusione al dente avvelenatore del serpente, diede, forse, l'idea che fece nascere la fede che portò alla festa in onore del santo.

La festa ha riconduzioni pagane, probabili residui dell’antico culto della dea Angizia. Nell'Eneide è presente la figura di Umbrone, giovane serparo dei Marsi, l'antica popolazione dell'Abruzzo, alleato di Turno nella guerra contro Enea, sarà ucciso dal capo troiano in persona.

 


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