A L'Aquila manca un piano per la residenzialità studentesca

Universitari

07 Settembre 2009   12:32  
A 5 mesi dai tragici accadimenti dello scorso 6 aprile, il Consiglio Studentesco dell'Università dell'Aquila denuncia unanime le enormi mancanze delle Istituzioni interessate, ai fini di garantire alloggi e servizi a tutti gli studenti.

E' ormai lampante l'assoluta mancanza di un piano per la residenzialità studentesca, lasciata esclusivamente al mercato privato, oggetto di vergognose speculazioni sui prezzi.
Il fondo per il Diritto allo Studio non è sufficiente a garantire la Borsa di Studio a tutti gli idonei, che si vedono negare un diritto proprio in un momento di enorme difficoltà.
Deficitari, inoltre, gli interventi per il ripristino di tutti i servizi legati al Diritto allo studio (mense, sale studio, sale informatiche).
Il Consiglio richiede, inoltre, l'intervento del Minitero dell'Università al fine di prevedere una deroga al DPCM del 9 aprile 2001, in merito alla fruizione dei benefici della borsa di studio. In particolare,si richiede un abbassamento della soglia dei crediti per gli studenti dell'Università dell'Aquila, viste le particolari circostanze.
Se non si adotterano interventi immediati per il Diritto allo Studio all'Aquila per l'AA 2009/2010, gli studenti vedranno negarsi i diritto alla casa, il diritto al trasporto, il diritto ala borsa di studio e a tutti quei servizi collettivi scomparsi il 6 aprile 2009.

Si allega il documento integrale approvato all'unanimità dal Consiglio.

Il Presidente del Consiglio Studentesco
Alessia Ettorre

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’AQUILA

CONSIGLIO STUDENTESCO

 

Al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca

Al Capo del Dipartimento della Protezione Civile

Al Presidente della Regione Abruzzo

All’Assessore Regionale per il Diritto allo Studio

All'Assessore Regionale per i trasporti

Al Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila

 

Oggetto: provvedimenti a favore del Diritto agli Studi Universitari per gli Studenti dell’Università dell’Aquila

 

Sono trascorsi ormai cinque mesi dagli accadimenti del tragico scorso 6 aprile. In questo lasso di tempo sono state innumerevoli le dichiarazioni a sostegno dell’istituzione universitaria della città dell’Aquila, e con essa per tutti i suoi studenti.

Purtroppo va detto, con grande rammarico, che le dichiarazioni sono rimaste tali. Non sono seguite azioni concrete che davvero permettano agli studenti di tornare a L’aquila, riprendendo appieno la propria vita universitaria, mettendo in campo interventi seri e mirati al ripristino di tutti i servizi legati al Diritto allo Studio

Per queste ragioni, il Consiglio Studentesco dell’Università dell’Aquila, unanime, chiede ancora e con forza interventi immediati sul diritto allo studio agli attori istituzionali interessati.

In merito alla residenzialità, la situazione per gli studenti universitari è drammatica. Di fatto gli alloggi universitari sono legati esclusivamente al mercato privato, che vede un’offerta molto misera e con prezzi fuori mercato.

Sono circa 2500 gli studenti che hanno compilato il modulo della Protezione Civile per richiedere un alloggio; e moltissimi altri condizionano la propria permanenza all’Aquila alla disponibilità di un posto letto, viste anche le notevoli difficoltà incontrate con i trasporti, che non consentono di scegliere la soluzione pendolare.

Pertanto, il Consiglio studentesco ritiene indispensabile un piano per garantire la residenzialità a tutti gli studenti; un intervento delle istituzioni che sia immediato, non più rinviabile visto l’incipiente anno accademico.

Per questo, si ribadisce che, ad oggi, una possibile soluzione concreta è la Scuola della Guardia di Finanza con i suoi 3500 alloggi. Altre soluzioni prospettate da varie istituzioni sono solo mera propaganda.

Non si può pensare di risolvere il problema immediato di migliaia di studenti con affitti in comuni limitrofi o con project financing che saranno pronti tra qualche anno.

La soluzione in tema di residenzialità non può essere a lunga scadenza, ma deve permettere agli studenti di poter tornare all’Aquila in tempo utile per la ripresa dell’attività didattica.

Da questo punto di vista, se non si destineranno gli alloggi della Scuola della Guardia di Finanza agli universitari, ferma restando la necessità di provvedere alle esigenze dei cittadini, di fatto si decreterà il dimezzamento degli studenti del nostro Ateneo. Danneggiando non solo l’istituzione universitaria aquilana, ma soprattutto la Città dell’Aquila, che ormai da anni ha l’Università come motore sociale, culturale ed economico.

Gli interventi quindi devono essere immediati, onde evitare di avere migliaia di alloggi disponibili tra anni, quando il numero di studenti si sarà notevolmente ridotto.

Tuttavia, tali provvedimenti risulterebbero ancora insufficiente se non integrati con un adeguato sistema di servizi (mense, trasporti urbani ed extra urbani ad esempio). E’ giunta l’ora che la Regione Abruzzo si accorga dell’esistenza degli studenti e metta in capo tutte le iniziative necessarie a rimettere in moto, in modo ancor più efficiente, il sistema di servizi legato al diritto allo studio.

Il Consiglio sottopone un’ulteriore problematica all’attenzione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per quanto concerne le borse di studio.

Così come previsto dall’art.6 del DPCM del 9 aprile 2001, entro il 10 agosto e il 30 novembre di ogni anno vanno soddisfatti determinati requisiti di merito per la conferma della borsa di studio per gli iscritti ai primi anni dei corsi di laurea triennale, magistrale e a ciclo unico.

Viste le difficoltà incontrate dagli studenti, per l’eccezionale circostanza in cui sono stati coinvolti,

il Consiglio chiede unanime che si preveda un abbassamento delle soglie di CFU determinate nel DPCM, unicamente per gli studenti dell’Università dell’Aquila.
Si richiede inoltre di abbassare il numero di CFU previsti per presentare la domanda  per l’AA 2009/2010, per consentire agli studenti con i requisiti di reddito di poter accedere ai benefici per il prossimo anno accademico, viste le enormi difficoltà riscontrate da parte di tutti gli studenti dell'ateneo dell'Aquila nel sostenere e superare normalmente gli esami.



Tuttavia, ciò deve essere accompagnato da un adeguato finanziamento del fondo per le borse di studio, che consenta di coprire il 100% delle richieste. Negli ultimi anni la copertura totale delle borse di studio all'Aquila era ferma al 100%. In questo momento di enorme difficoltà invece la copertura si è più che dimezzata,  e non sono stati stanziati ulteriori fondi, già deficitari in partenza, per sopperire alla situazione drammatica del DSU all'Aquila.

Se non si adotteranno interventi immediati per tutto il Diritto allo Studio all'Aquila per l'a.a. 2009/2010, gli studenti dell'università dell'Aquila vedranno negarsi il diritto alla casa, il diritto al trasporto, il diritto alla borsa di studio e il diritto a tutti qui servizi collettivi scomparsi il 6 aprile 2009 (mensa, sale studio, sale informatiche).

Pertanto,

Il Consiglio Studentesco chiede a tutti gli attori istituzionali e all’Ateneo dell’Aquila di impegnarsi al fine di garantire a tutti gli studenti residenzialità e servizi, che consentano una piena ripresa in vista dell’inizio dell’anno accademico.

L’Aquila, lì 31-08-2009


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