A L'Aquila un centro di ricerca dell'Eni

11 Dicembre 2009   09:41  

Presentato ufficialmente l'aggiornamento del Protocollo d'intesa fra Eni, Ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca e l'Universita' dell'Aquila. La cerimonia si e' svolta nel capoluogo abruzzese alla presenza di Franco Silvi, Presidente servizi innovativi di Confindustria Abruzzo e con gli interventi di Ferdinando Di Orio, Rettore dell'Universita' dell'Aquila e di Salvatore Meli, Executive vice president ricerca e innovazione tecnologica di Eni Spa. Il progetto, intitolato "Un ponte per l'innovazione", prevede diverse iniziative a sostegno delle attivita' didattiche e di ricerca dell'Universita', dopo il sima del 6 aprile. In particolare nell'arco di 3 anni, si selezioneranno interventi di accoglienza, assistenza per laureandi, dottorandi e ricercatori, presso strutture dell'Eni (50 dottorandi e ricercatori universitari anche con borse di studio oltre alla creazione di nuove strutture di supporto alla didattica e alla ricerca, come aule, laboratori e alloggi presso l'Universita' dell'Aquila. "Dopo la tragedia - ha detto Meli - Eni si e' interrogata su quale potesse essere l'iniziativa per contribuire alla rinascita, alla ricostruzione e proprio riconoscendo la valenza unica dell'Universita' dell'Aquila, ci e' sembrato del tutto naturale rivolgerci a questa istituzione con una serie di interventi che andavano a garantire in fase di emergenza la didattica fino a pensare lo sviluppo del futuro, attraverso lo sviluppo della conoscenza. Oggi possiamo dire - ha proseguito Meli - che sulla linea dell'accoglienza degli studenti, dei dottori, dei dottorandi all'interno delle nostre strutture, di aver raggiunto un traguardo intermedio. Abbiamo consolidato una prima lista di candidati che ormai si avviano ad essere accolti nelle prossime settimane, nelle nostre realta' soprattutto di ricerca, collocate a San Donato Milanese, a Novara, a Mantova, in molte realta' aziendali dell'Eni come l'Enipower oltre che nella Corporate e nelle divisioni come quella di Refining & Marketing. E' un passaggio importante - ha detto Meli - che da' concretezza ad un lungo lavoro che e' stato fatto con grande impegno, insieme ai nostri colleghi e a quelli dell'Universita' dell'Aquila. E' stato un bando che ha visto la risposta forse superiore alle aspettative con 110 candidature vagliate dall'Universita' - ha proseguito l'executive vice president del settore ricerca e innovazione tecnologica di Eni - sottoposte ad una valutazione di compatibilita' all'Eni che ha potuto tra queste scegliere, selezionare quelle compatibili con le proprie strutture di ricerca e sviluppo. Noi abbiamo previsto un'accoglienza per 50 persone e tenendo conto di quelle che abbiamo gia' consolidato e quelle che certamente consolideremo nei prossimi due anni siamo gia' all'80 per cento di avanzamento di questa linea. Presumibilmente nell'arco di 6-7 mesi - ha concluso Meli - saremo pronti per un nuovo bando per saturare completamente le disponibilita' che avevamo dato inizialmente, quindi avremo un numero veramente notevole, un drappello veramente importante di giovani che lavoreranno con noi nei nostri laboratori".

Oltre a questo impegno, l'Eni realizzera' all'Aquila un grande centro di ricerca con strutture residenziali annesse. "Per dare una dimensione quantitativa a questa iniziativa - ha detto Meli - parliamo di un centro che contera' 50 laboratori di varia dimensione e consentira' l'ospitalita' per 100 persone, dotato di servizi comuni. Questo centro verra' realizzato su un sito di proprieta' dell'universita' che si trova nelle vicinanze dell'aeroporto di Preturo. Ci troviano ad un discreto punto di avanzamento, l'universita' ha gia' potuto presentare in Comune il progetto preliminare. Si tratta del primo passaggio per potere ottenere la variazione della destinazione d'uso di questo sito per poter essere utilizzato per questo insediamento. Se i tempi verranno rispettati - ha proseguito Meli - noi pensiamo di poter avviare la costruzione a meta' dell'anno prossimo e di terminarla auspicabilmente alla fine del 2011". Per Meli, "questo e' un centro di dimensioni importanti che Eni ha intenzione di voler cedere a titolo gratuito all'universita' dell'Aquila che ne avra' la piena disponibilita' e decidere quale attivita' collocare all'interno di questo centro, andando magari a sostituire quelle strutture che hanno subito danni gravi, irreparabili, non piu' rimediabili. La cosa importante - ha concluso Meli - e' che questo vuole essere un investimento in conoscenza, cultura, in sviluppo in una realta' importante come l'universita' dell'Aquila".

Infine c'e' l'impegno di Eni a svolgere uno studio di fattibilita' per la realizzazione di una centrale di teleriscaldamento all'Aquila in concomitanza con la ricostruzione. L'iniziativa prevede un ampio ricorso alle energie rinnovabili, in particolare alle biomasse. "Per fare questo studio di fattibilita' che poi puo' essere propedeutico come decisione vera e propria di investimento, - ha detto Meli - l'Eni si avvarra' della collaborazione dell'universita' dell'Aquila per portare avanti questa iniziativa, in particolare nella identificazione delle utenze, della loro localizzazione, della disponibilita' di biomasse su cui poter far conto per alimentare la centrale e per una valutazione preliminare di impatto ambientale. L'universita' - ha concluso Meli - ha un ruolo importante per arrivare fino in fondo a questo obiettivo". Per il Rettore dell'Universita' dell'Aquila, Ferdinando Di Orio, "l'Universita' dell'Aquila si ' sempre distinta per le attivita' di ricerca applicata e nella realizzazione di spin- off. Siamo felici di questo riconoscimento delle nostre ricerche e che grazie ad Eni possono trasformarsi in prodotti che possono scendere nel mercato".


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