Lo hanno trovato in quello che una volta era il corridoio di casa, schiacciato dalle macerie mentre stava cercando di fuggire: è l'immagine di un ragazzo tirato fuori ieri mattina, morto, ieri mattina, su segnalazione dei cani, il ricordo più brutto che Tiziano Villa, operatore della Scuola provinciale cani da ricerca e catastrofe di Trento, porterà via con sé da Onna, frazione dell'Aquila devastata dal terremoto. "Qui abbiamo trovato solo morti" racconta Villa mentre tiene al guinzaglio la fedele Gaia ("E' il nome della Terra in greco", ci tiene a dire il suo padrone). Gaia, un labrador, ha una zampa ferita dopo ore di lavoro ininterrotte dalle 11 di lunedì mattina. Starà per ora a riposo, lasciando spazio ad altri tre cani giunti da Trento e a diverse unità cinofile dei Vigili del fuoco. "I nostri cani - racconta Villa - hanno individuato otto persone senza vita. Dal loro modo di abbaiare abbiamo capito subito che si trattava di morti. L'immagine di quel ragazzo in fuga ancora adesso mi fa male. Abbiamo trovato anche una signora anziana morta nel suo letto. Sono sensazioni terribili. Qui è un disastro, l'ho detto ieri sera al telefono a mia moglie: è qualcosa che non riesco a spiegare".
