A Pescara Albore Mascia su consegna atti ministeriali sul dragaggio

“Nessun giallo, nessun mistero, ma soprattutto nessuna interferenza con le ‘particelle di neutrini’ ha ritardato la consegna ai consiglieri del Pd degli atti ministeriali relativi alle procedure del dragaggio del porto canale di Pescara. E’ stata semplicemente la burocrazia e la tempistica purtroppo richiesta nel passaggio di carte tra Enti pubblici a rallentare la consegna di atti, progetti, planimetrie tecniche, documenti, delibere, centinaia di fogli e decine di fascicoli che, non appena i nostri uffici sono riusciti a fotocopiare per intero, sono stati messi a disposizione delle forze politiche di opposizione che ora avranno tempo e modo per entrare nel merito di una vicenda che ho a più riprese definito ‘grottesca’ e sulla quale tengo a sottolineare che il Comune, purtroppo, non ha mai avuto competenza, non essendo stazione appaltante, né Ente di riferimento, ma soltanto un Organismo amministrativo portatore di un interesse legittimo. Né i rallentamenti burocratici possono essere imputati ad amministratori o uffici impegnati peraltro in mille altri adempimenti, rallentamenti che spesso hanno costretto il centro-destra, nei sei anni di governo del centro-sinistra, a travestirsi da ‘investigatore privato’ a caccia di documenti nei meandri del Comune”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia replicando alle accuse odierne del consigliere Del Vecchio sulla tempistica osservata nella consegna dei progetti sul dragaggio del porto canale.

“L’interrogazione del Pd – ha ripercorso il sindaco Albore Mascia – porta la data del 21 marzo 2011, interrogazione in cui si chiedeva la consegna di una lunga serie di atti e progetti; il 22 marzo, dunque il giorno seguente, il Capo di Gabinetto ha trasmesso la richiesta al settore Grandi Infrastrutture per chiedere il supporto della struttura tecnica comunale nella ricerca di documenti che in realtà il Ministero non aveva il dovere di consegnarci o farci avere, visto che non eravamo stazione appaltante dell’intervento, né Ente di riferimento, ma solo ‘spettatori’, ovviamente interessati vista la competenza territoriale, di una vicenda assurda. A inizio giugno la struttura tecnica, raccolte le poche carte a disposizione degli uffici, ha compreso di non essere in grado di soddisfare pienamente le richieste dei consiglieri del Pd e personalmente, il 6 giugno, ho scritto una nota all’ingegner Donato Carlea, Provveditore Interregionale alle Opere pubbliche, chiedendo la trasmissione di tutti gli atti inerenti il progetto. L’8 giugno ho trasmesso la stessa nota indirizzata a Carlea ai consiglieri del Pd, per aggiornarli circa lo stato della pratica, consentendo dunque loro di essere a conoscenza della difficoltà manifestata dagli uffici circa la carenza documentale. Gli atti sono arrivati da Roma a luglio, e non a giugno, e parliamo di centinaia di carte, tra cui diverse tavole planimetriche. Gli uffici, da quel momento, hanno provveduto a redigere le copie, che hanno evitato di inviare nel mese di agosto ai gruppi consiliari, per evitarne la perdita visto il periodo di ferie e nei giorni scorsi è partita la regolare trasmissione. Dai consiglieri del Pd – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – ci aspetteremmo ora un contributo costruttivo di idee e proposte che vadano al di là di una facile ironia tesa evidentemente solo a denigrare il lavoro di dipendenti e funzionari comunali che non hanno alcun interesse a ritardare la trasmissione di atti o documenti, dipendenti che piuttosto svolgono con diligenza il proprio lavoro, compresa la redazione di copie per soddisfare la ‘fame di conoscenza’ dei consiglieri del Pd che però, se si sono rivolti alla macchina organizzativa del sindaco per accedere a quelle documentazioni è stato proprio per bypassare le difficoltà che hanno evidentemente registrato nel cercare di ottenere in modo diretto e comunque a titolo istituzionale quegli stessi documenti sui quali peraltro altri Organi saranno chiamati a fare piena luce”.