A Pescara si cura la dipendenza dal gioco d’azzardo

21 Novembre 2011   09:09  

“Pescara si pone come città all’avanguardia con l’attuazione di un Progetto di Cura specifico per la dipendenza dal gioco d’azzardo. E lo fa con la consapevolezza di trovarsi dinanzi a un fenomeno in forte crescita in Abruzzo dove, secondo le statistiche, la spesa media pro-capite per scommesse e ‘gratta e vinci’ è pari a 136 euro al mese, una delle più alte in Italia. Un fenomeno che richiederebbe un maggior senso di responsabilità anche da parte dello Stato che incentivando la vendita di bigliettini e lotterie sembra non rendersi conto dei danni che ne possono derivare alle famiglie”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia intervenendo stamane all’incontro promosso dal Soroptimist e dal Sert presso la Sala consiliare del Comune per ufficializzare l’attivazione odierna di un Progetto di Cura per la dipendenza dal gioco d’azzardo, sponsorizzato interamente dal club service che metterà a disposizione una psicologa specializzata nel settore. Presenti anche l’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini e l’assessore alla Cultura Elena Seller.

“La dipendenza da gioco d’azzardo in Abruzzo è purtroppo una realtà, come ci dimostrano i dati del Sert – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – e si sta diversificando: oggi non parliamo più delle tradizionali scommesse ai cavalli, ma parliamo del fenomeno ancora più esteso dei videopoker, la possibilità di giocare ormai anche comodamente da casa attraverso internet o ancora quei ‘gratta e vinci’ tanto allettanti che frotte di anziani o ragazzini acquistano investendoci piccoli capitali, spesso le proprie minime pensioni. In tale ottica acquista un’ulteriore rilevanza l’iniziativa promossa dal Sert e dal Soroptimist che hanno saputo cogliere un’emergenza sociale che serpeggia nel territorio. La nostra amministrazione comunale, con l’assessore alle Politiche sociali Cerolini garantisce fin d’ora la propria disponibilità a supportare e contribuire alle iniziative che attraverso il Progetto di Cura si vorranno attuare con interventi mirati. Certo è che le Istituzioni, a partire dallo Stato, devono prendere coscienza e consapevolezza della problematica: è evidente che il gioco d’azzardo cresce nei periodo di crisi, con cittadini che spesso pensano che una vincita al gioco possa risolvere tutti i problemi economici, la speranza che il gratta e vinci possa cambiare la loro stessa vita, ma è un’illusione spesso sostenuta dallo Stato che incrementando le possibilità di gioco offerte agli utenti ha solo trovato una maniera comoda per degli autentici prelievi fiscali. Peraltro – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – preoccupa che tale fenomeno emergenziale non riguardi una sola specifica classe sociale, ma è ormai una dipendenza che tocca i ceti sociali più disparati, con numeri sorprendenti in senso negativo. Il progetto del Soroptimist durerà un anno in via sperimentale, ma il mio augurio è che si riesca a portarlo avanti, a implementarlo e tra un anno ci ritroveremo di nuovo insieme per tracciare un bilancio e renderci conto del lavoro svolto e da svolgere in termini di prevenzione e repressione”.

 

 


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