A Pescara si torna a parlare delle antenne di San Silvestro

04 Novembre 2011   18:34  

“Basta chiacchiere e pettegolezzi da bar: l’unico progetto che l’amministrazione comunale di Pescara sta ufficialmente perseguendo per risolvere la trentennale problematica di San Silvestro è la delocalizzazione delle antenne su una piattaforma off shore già individuata. Il processo inevitabilmente richiede tempi lunghi, anche a causa degli impegni che in questi giorni vedono occupato a Roma il Ministero per lo Sviluppo Economico per il varo della finanziaria alla quale è legata la soluzione della crisi economica del paese. Non c’è alcun tentativo di perdere tempo da parte del Comune, né tantomeno della Regione o del Governo che hanno trovato la quadra attorno a un progetto chiaro e concreto. Ai residenti, che a ogni notizia ripiombano nella cupa disperazione minacciando scioperi della fame e della sete, chiediamo di dare fiducia all’amministrazione comunale e di smetterla di affidarsi a ogni voce non ufficiale: il Comune non può impedire ad altri di cercare informazioni, di effettuare studi o di approfondire la tematica esprimendo pareri personali. Ma la voce ufficiale resta quella del sindaco che sta continuando a lavorare per portare le antenne in mare aperto, costi quel che costi e senza ripensamenti di sorta”. Lo ha detto chiaramente il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia intervenendo sul nuovo dibattito scatenato da un presunto studio commissionato all’Arta sulla validità del progetto di spostamento delle antenne su un unico antennone, da sistemare sempre a San Silvestro.

“Lo dico chiaramente: non sappiamo nulla del nuovo studio né stiamo prendendo in considerazione ipotesi diverse dalla delocalizzazione delle antenne sulla piattaforma off-shore – ha ribadito il sindaco Albore Mascia -. In questi mesi abbiamo sentito decine di ipotesi, progetti e idee, e ogni volta ci siamo trovati a dover fronteggiare la protesta dei residenti di San Silvestro con minacce di scioperi della fame e della sete, su quelle che sino a oggi si sono sempre rivelate voci, chiacchiere. E’ chiaro che non è possibile continuare ad andare avanti in questa maniera ed è chiaro che chi porta avanti progetti e idee ha il dovere di dimostrare senso di responsabilità perché è evidente che la ridda di notizie rischia solo di esasperare ulteriormente cittadini stanchi e sfiancati dai continui viaggi della speranza tra Roma e L’Aquila. A quei cittadini, oggi di nuovo sulle barricate, ricordo però il sostegno ricevuto dalla nostra amministrazione comunale e regionale che dopo trent’anni hanno portato sul piatto del Governo un progetto concreto, supportato da un Piano dei costi, non semplicemente una ‘proposta’ fantasiosa. Oggi quei cittadini, a fronte dell’ipotesi di un antennone, proposta che nulla ha a che fare con il lavoro del Comune, mi chiedono di assumere, di nuovo, una posizione ufficiale sulla problematica e io lo faccio: l’amministrazione comunale ha avviato con il Governo, con la Regione Abruzzo e con l’Agcom, da luglio scorso, la sua exit strategy per lo spostamento degli impianti radiotelevisivi dal colle con il progetto di delocalizzazione su piattaforma a mare delle antenne, progetto nato dallo studio condotto dal mondo accademico, dunque con fondamenta scientifiche, con un vero studio di fattibilità elaborato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila che non tiene semplicemente conto della realizzazione del traliccio, ma ha condotto anche uno studio sul posizionamento delle frequenze, sulle possibili interferenze radioelettriche, tenendo conto anche degli impianti situati sull’altra sponda dell’Adriatico, e su tutti i dettagli dell’intervento. Il 13 settembre 2010 la Regione Abruzzo ha adottato con una delibera formale quel progetto di delocalizzazione su ‘sito idoneo’, specificando che ‘detto sito individuato ai sensi dell’articolo 28 comma 7 del Decreto legislativo 177/2005 (quello che demanda alle Regioni la competenza nell’individuazione dei siti) permette di garantire la qualità del servizio di ripetizione del segnale nelle aree geografiche tuttora servite e nel contempo la risoluzione dei possibili rischi per la salute della popolazione residente, derivanti dalla continua esposizione alle onde elettromagnetiche’. Quel progetto – ha ricordato il sindaco Albore Mascia - è già stato presentato a Roma all’ingegner Francesco Troisi, del Dipartimento per le Telecomunicazioni, in un incontro che si è svolto il 17 settembre 2010 e la Regione Abruzzo il 29 novembre ha inviato al Ministero dello Sviluppo Economico una lettera in cui ha richiesto formalmente allo stesso Dicastero ‘di avviare le procedure per inserire nel Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze il sito individuato dalla Regione Abruzzo di cui allo studio di fattibilità per la delocalizzazione dei siti di broadcasting congestionati’. Da quella corrispondenza sono stati istituiti due Tavoli: uno prettamente tecnico per l’elaborazione del progetto esecutivo di delocalizzazione, ancora in corso. L’altro, politico-amministrativo, che lo scorso luglio ci ha consentito di raggiungere un risultato storico: in sostanza il sito di San Silvestro è stato formalmente dichiarato ‘sito non idoneo a ospitare le antenne’ e non verrà inserito nel Piano Nazionale delle Frequenze in quanto destinato alla bonifica. A seguito di quell’incontro il Presidente Chiodi ha inviato una comunicazione formale per ribadire la volontà di delocalizzazione degli impianti sulla piattaforma off-shore. E’ vero – ha proseguito il sindaco Albore Mascia -: ulteriori sviluppi erano attesi per lo scorso 29 settembre, quando si sarebbe dovuta svolgere una riunione per valutare gli aspetti tecnici, finanziari e il cronoprogramma legato alla delocalizzazione off-shore. La riunione doveva anche essere propedeutica al vertice successivo che avrebbero convocato Agcom e Ministero con tutte le Regioni per la definizione del Piano e in quella sede avremmo dovuto portare il progetto della piattaforma off shore. Quell’incontro di fine settembre è saltato per ovvie ragioni, ma la nostra amministrazione comunale è in stretto contatto con il Ministero per fissare la convocazione. Ma è evidente che il Ministero per lo Sviluppo Economico è attualmente impegnato in provvedimenti di rilevanza nazionale che, inevitabilmente, stanno facendo slittare il ‘caso’ San Silvestro. Su questo punto però non ammetto che si metta in dubbio la mia buona fede o si faccia dell’inutile ilarità su quell’appuntamento annunciato per il 29 settembre 2011: il Comune sta lavorando per San Silvestro, lo stiamo facendo alla luce del sole, con trasparenza, e nei prossimi giorni convocheremo un incontro con i residenti per fornire eventuali aggiornamenti sulla problematica e ribadire ulteriormente, se ce ne fosse bisogno, la posizione ufficiale del governo cittadino”.

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore