A Pescara tolleranza zero verso le discariche abusive

03 Novembre 2011   15:09  

“Telecamere installate a campione sul territorio, appostamenti notturni in borghese da parte degli agenti della Polizia municipale e nuove norme urbanistiche per obbligare i titolari dei cantieri a certificare lo smaltimento corretto dei rifiuti inerti. Passa la linea della tolleranza zero in Comune contro le discariche abusive degli ingombranti che ogni giorno troviamo sparse sul territorio. Aperta ormai la prima ricicleria a Pescara, tra l’altro a poca distanza dal centro, scatta la guerra contro chi ancora scaricherà divani, materassi, vecchi televisori accanto al primo cassonetto, creando un’immagine di degrado che il capoluogo adriatico non merita”. Lo hanno annunciato l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco e il Presidente della Commissione Lavori pubblici Armando Foschi al termine del vertice odierno convocato sulla problematica delle discariche abusive di rifiuti ingombranti. Presenti anche gli agenti del Nucleo Ambiente della Polizia municipale e i rappresentanti della Attiva.

“Pescara non è una discarica e faremo in modo di farlo capire a tutti – hanno detto l’assessore Del Trecco e il Presidente Foschi -. Ogni giorno, da due anni e mezzo, siamo costretti a correre dietro alle segnalazioni e alle denunce sulla presenza di rifiuti ingombranti abbandonati ovunque, da via Passo Lanciano a via dell’Emigrante, sino a via Firenze, dove quasi ogni giorno vengono abbandonate montagne di materassi di cui ignoriamo la provenienza. Sinora le abbiamo provate tutte, con la spedizione di cartoline informative ai cittadini, per invitarli a contattare il numero verde della Attiva per concordare il giorno del ritiro di tali rifiuti, e poi le multe, e comunque garantendo ogni giorno la bonifica di quelle discariche, senza però evitare le critiche nei confronti di un’amministrazione comunale costretta a una guerra impari. Pensiamo che solo nell’ultimo anno la Attiva ha smaltito ben 2mila tonnellate di rifiuti ingombranti derivanti solo dalle discariche abusive scoperte sul territorio, ossia pattume abbandonato lungo le nostre strade, in bella vista, una quantità assurda per una città come Pescara. E la maggior parte di tali rifiuti, specie quelli individuati nelle zone più periferiche, è costituita da inerti, ossia pattume proveniente da cantieri edili, dunque forati, piastrelle, materiale in argilla, cemento, materiale che peraltro non può essere rimosso dalla Attiva, che non è abilitata al trattamento di tale pattume, ma addirittura ci obbliga a effettuare gare d’appalto per individuare ditte specializzate e abilitate, con un’inevitabile dilatazione dei tempi di bonifica e soprattutto con un incremento dei costi a carico della città. Pensiamo che ancora oggi non siamo riusciti a effettuare la bonifica di una discarica abusiva individuata a Colle Orlando, dove sono state segnalate anche lastre d’amianto, perché siamo in fase di gara d’appalto e comunque quell’intervento costerà al Comune ben 20mila euro. Una situazione ormai intollerabile e che soprattutto non rende giustizia a quei cittadini, fortunatamente la maggior parte, che invece rispettano le regole per il corretto conferimento dei propri rifiuti. L’ultimo tassello che ancora mancava alla nostra città - hanno proseguito l’assessore Del Trecco e il Presidente Foschi – era a questo punto la disponibilità sul territorio di un impianto di ricicleria in cui poter portare liberamente il materiale ingombrante da smaltire, dunque vecchie lavatrici, elettrodomestici vari e divani, impianto ufficialmente aperto la scorsa settimana all’interno della sede della Attiva, dunque da questo momento non ci sono più pretesti. Ora l’amministrazione comunale dovrà fare la propria parte in  termini di potenziamento dei controlli e dell’attività di repressione, oltre che di prevenzione: partiremo con l’introduzione di una normativa nel rilascio delle Dia (dichiarazione d’inizio attività) o della Scia, ossia coloro che comunicheranno l’apertura di un cantiere edile dovranno presentare una certificazione per dimostrare il corretto conferimento in discariche autorizzate dei rifiuti derivanti dai cantieri stessi. Poi apriremo un dialogo con il Corpo Forestale dello Stato che sta avviando la sistemazione anche sul territorio di Pescara di microcamere per cogliere in flagranza chi minaccia di appiccare incendi: valuteremo la possibilità di attivare una convenzione per collaborare nell’installazione di videocamere in punti a rischio del territorio, dove con cadenza quasi giornaliera vengono segnalate discariche abusive, specie nelle zone più collinari. Infine abbiamo formalmente chiesto al Comandante della Polizia municipale Maggitti la predisposizione di servizi di appostamento notturno di agenti in borghese per sorprendere sul fatto cittadini intenti ad abbandonare rifiuti ingombranti, anche in questo caso partendo dai luoghi più ‘classici’ della città”.

 


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