'A-Team', una grande serie per un film mediocre

La recensione

23 Giugno 2010   11:41  

A-Team

Regia: Joe Carnahan
Cast: Liam Neeson, Bradley Cooper, Sharlto Copley, Quinton 'Rampage' Jackson, Jessica Biel, Patrick Wilson, Gerald McRaney, Henry Czerny, Yul Vazquez, Brian Bloom, Maury Sterling, Terry Chen, Omari Hardwick, David Hugghins, Jacob Blair, Dirk Benedict, Dwight Schultz.
Genere: Azione
Durata: 121 minuti
Voto: OO

Hannibal Smith, Templeton "Sberla" Peck, B.A. Baracus e H.M Murdock sono quattro valorosi componenti dell'esercito americano in grado di avventurarsi nelle missioni più difficili ed improbabili uscendone sempre vincitori. Durante una delle loro azioni, però, vengono traditi e da allora sono considerati alla stregua dei fuorilegge. Dovranno, allora, combattere per far venire a galla la verità e riabilitare la loro reputazione, ma per riuscirci dovranno affrontare tanti falsi amici, pronti ad annientarli per sempre. Sarà solo la  grandissima forza d'animo e l'unione del gruppo a sostenerli, nonchè l'innata capacità di progettare piani sempre ben riusciti a tirarli fuori dai guai, anche se mai del tutto. I nostri eroi, ormai abituati ad una vita fatta di fughe ed inseguimenti, trovano nell'adrenalina il pane quotidiano per sopravvivere, e la loro sete di giustizia è insaziabile. Perchè solo chi vive ai margini del potere può combatterlo, e l'A-Team è nata proprio per questo, per ridare la dignità non solo ai quattro compagni di sventura, ma anche ad un'intera nazione (quella statunitense) che ha troppi pessimi elementi nei piani alti della sua società.


A più di vent'anni di distanza dall'ultima serie, tornano i personaggi di uno dei telefilm più amati dal pubblico di tutto il mondo, ma l'amarcord è tutt'altro che riuscito. La colpa non è del casting, davvero ottimo eccezion fatta per il ruolo di Murdock, troppo bello per essere anche solo lontanamente simile all'originale; non è nemmeno del regista Joe Carnahan, bravo nel rendere al meglio tutte le scene d'azione. Le crepe maggiori di questa sgraziata operazione stanno tutte nella sceneggiatura, incapace di restituire la freschezza del serial tv. Hannibal, Sberla, Baracus e Murdock erano quattro elementi a cui non avresti dato mezza lira di fiducia, in grado al momento giusto di tirar fuori qualità totalmente inaspettate. Qui nel film, invece, si sono trasformati in bellimbusti fighissimi e senza paura, tanto simili a degli 007 con meno gusto nel vestire. Dell'originale sono rimasti solo i tanti spari ed inseguimenti, a scapito della caratterizzazione dei protagonisti, che era la vera forza dell'operazione precedente. Insomma, si salvano solo le trovate stilistiche del regista e qualche gag ben riuscita, ma per il resto chi si aspettava un ritorno al passato uscirà dalla sala scontento. Mediocre.

 

Francesco Balzano

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