A che punto sono i lavori nelle scuole superiori dell'Aquila?

Intervista all'assessore Di Pietro

08 Settembre 2009   17:14  

Intervista all'assessore provinciale Benedetto Di Pietro, sulla situazione a L'Aquila degli edifici scolastici che ospitano le scuole superiori cassificate B in seguito al sisma,e che sono in fase di rstrutturazione con l'obiettivo di rimetterle in funzione il 21 settembre, data di inzio anno scolastico.

Una premessa: il decreto Abruzzo di fatto esautora la Provincia dalla competenza sugli edifici scolastici che ospitano le scuole superiori, a favore della Regione Abruzzo e del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche. La Provincia era pronta ad appaltare il primo giugno i lavori di ristrutturazione degli edifici scolastici classificati B. Questo passaggio di consegne ha fatto slittare l'inizio lavori di un mese. I lavori comunque, conferma l'assessore Di Pietro che ne segue quotidianamente l'andamento,  sono a buon punto e si dovrebbero concludere in quasi tutti i casi entro la data fatidica del 21 settembre.

I lavori interessano gli edifici che ospiteranno l' Istituto tecnico per geometri, l'Istituto professionale del commercio, l'Istituto professionale per l'agricoltura, l'Istituto tecnico industriale, il liceo scientifico, l'Istituto tecnico commerciale, l'Istituto tecnico assistenti sociali, l'Istituto d'arte e l'Istituto alberghiero, il liceo classico, il liceo socio-pedagogico.

I lavori di messa in sicurezza prevedono l'irrobustimento con reti in carbonio delle giunture tra pilastri e travi, l'ancoraggio dei tramezzi con la struttura portante, l'aggiunta di pilastri in locali particolarmente ampi. In seguito a questi interventi - spiega l'assessore Di Pietro - le scuole saranno sicure e la prova del fuoco assicurata obbligatorio test del collaudo statico sui solai per saggiare la resistenza di calcestruzzo ed acciaio. Si utilizzano speciali materassini che vengono riempi d'acqua facendo gravare sul solaio un peso pari a 500kg a metro quadro. Una scuola a norma deve reggere normalmente 350 kg a metro quadro. Particolari sensori misurano eventuali deformazioni della struttura.

Insomma, i genitori e studenti possono stare tranquilli, spiega l'assessore Di Pietro, anche se le preoccupazioni sono legittime e ben venga il costante controllo dal basso di ciò che si sta facendo. Gli edifici interessati alla ristrutturazione, va ricordato, tutto sommato hanno retto bene al devastante sisma del sei aprile, ed in seguito a questi lavori, saranno resistenti di prima.

Il problema della sicurezza degli edifici scolastici però resta un  aspetto problematico - spiega Benedetto Di Pietro – e non solo in provincia dell'Aquila. ''E' dal 2004 che chiediamo al Governo fondi per la messa in sicurezza e la mesa a norma degli edifici scolastici della nostra provincia. Alla fine gli interventi ce li siamo pagati con fondi nostri, circa 15milioni di euro. Il governo si è limitato a prorogare il termine, oggi fissato al 31 dicembre 2009, della messa a norma. Le scuole sono cioè sicure per legge, ma non è detto che lo siano nella realtà''.

C'è poi un altro aspetto che merita una riflessione. Le scuole aquilane sono state costruite, molte negli anni '80 per reggere ad un'accelerazione quantificata in 0,25, propria di una zona sismica di classe 2. Il sisma ha invece dimostrato che l'Aquila era una zona ad altissimo rischio sismico, una zona 1, per cui la norma prevede una capacità di resistenza dello 0,5. A l'Aquila anzi il sei aprile si sono verificate accelerazioni anche dello 0.65.

Meno male insomma, al di là di leggi e zonizzazioni molto al'acqua di rose, gli edifici scolastici sono stati costruiti non lesinando in cemento e ferro.

FT

 


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