AGGIORNAMENTI - NUOVE SCOSSE, CROLLI, EVACUAZIONI

Terremoto infinito

22 Giugno 2009   23:20  

Hanno trascorso la notte all'aperto, al freddo e terrorizzati, migliaia di aquilani in seguito alla forte scossa di terremoto - di magnitudo 4,5 - che li ha riportati indietro di due mesi e mezzo mezzo. Le poche centinaia di persone che negli ultimi tempi erano rientrate nelle abitazioni dichiarate agibili, si sono riversate subito per le strade e sono rimaste fuori, rifugiandosi nelle auto. A far aumentare la paura è stata anche la successiva scossa di magnitudo 3,2 registrata alle 2.41, seguita da altre tre di minore entità. Intanto, è stato confermato che non vi sono stati feriti mentre si sta verificando se vi siano stati crolli di strutture già pericolanti e non ancora messe in sicurezza. Nelle tendopoli del capoluogo e del cratere la paura è tornata a livelli alti e la gente si chiede se dopo la scossa della notte scorsa sia necessario ripetere le verifiche delle abitazioni da parte dei tecnici della Protezione civile.

 EVACUATO CAGNANO AMITERNO

A San Giovanni di Cagnano Amiterno (L'Aquila) sono stati segnalati massi caduti da case pericolanti. Tutti gli abitanti che nei giorni scorsi erano rientrati nelle abitazioni sono stati ospitati di nuovo nelle tende. Diverse case hanno evidenti crepe sulle pareti interne, causate dalle scosse della notte scorsa. Invece, nessun crollo o caduta di calcinacci all'Aquila lungo corso Federico II, che collega la villa comunale a piazza Duomo, che era stato riaperto domenica scorsa e che è percorribile dalle 8 alle 22. Dopo i risultati delle verifiche avviate già nella notte - come in molte altre zone - dai vigili del fuoco non essendo emerse situazioni di pericolo, resta in vigore l'apertura al transito dei pedoni

NON SONO PREVISTE VERIFICHE


Non sono previste nuove verifiche nelle abitazioni dopo la scossa di magnitudo 4.5 di ieri sera che ha fatto piombare nuovamente la gente nel panico. Lo ha detto il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, dopo un rapido consulto con gli esperti. Secondo il primo cittadino, a nuovi controlli si penserebbe con una scossa al di sopra del quinto grado. L'ordine ufficiale a nuove ispezioni nelle case scatterebbe solo con una scossa superiore a quella devastante del 6 aprile scorso quando la magnitudo, secondo l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è stata di 5.8. "Non succederà, sto toccando ferro - ha detto ancora Cialente -, ma la situazione andrebbe rivista solo se ci fosse una scossa superiore a quella già fatta. Le case che hanno retto a quella scossa, sono state controllate e non hanno problemi: è come se fossero state portate in laboratorio. Allo stato non è previsto di rifare le verifiche". Per il sindaco, il programma non cambia: "Stiamo organizzando tutti i lavori, come da programma", ha chiarito Cialente, il quale, in relazione alla scossa delal notte scorsa ha sottolineato: "Quanto accaduto riduce un po' la voglia di rientrare a casa. Certo, non è una iniezione di fiducia, ma bisogna andare avanti". Che cosa significa questa nuova scossa? "Secondo gli esperti, si tratta dello sciame tipico della sismicità dell'Appennino che ha la durata di mesi" - ha concluso il sindaco.

UN'ALTRA SCOSSA ALLE 10.35

Una scossa sismica - registrata alle ore 10.35 con magnitudo 3,5 - è stata avvertita dalla popolazione in provincia de l'Aquila. Le località prossime all'epicentro sono Pizzoli, Barete e Capitigliano. Non risultano danni a persone o cose. Lo rende noto un comunicato della Protezione civil.

PER BASTI NESSUN CROLLO

Al momento non si segnalano nuovi crolli nel centro storico dell'Aquila. Le venti squadre dei vigili del fuoco che gia' durante la scorsa notte sono uscite per una ricognizione, dopo la scossa di magnituto 4.5 delle 22,58 non hanno segnalato particolari aggravamenti. Lungo Corso Federico II, fino a piazza Duomo, sulla strada, che era stata perfettamente pulita nei giorni precedenti alla riapertura avvenuta domenica scorsa, non si sono calcinacci o altro materiale caduto dalle pareti o dai tetti degli edifici. Non si sa ancora se oggi, dopo la scossa di ieri sera, il Prefetto autorizzerà' il transito ai pedoni del Corso fino a piazza Duomo.

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