AGGIORNAMENTO: Lucca Comics Risponde a Zerocalcare (senza nominarlo) e Pure Marco Rizzo si Schiera

Anche Sio, Leo Ortolani e Ckibe dicono la loro.

28 Ottobre 2023   15:32  

Se c'è una cosa che il messaggio di Michele Reich (in arte Zerocalcare) è riuscito a fare è far prendere posizione a Lucca Comics and games che in queste ore è uscita con un comunicato, senza nominarlo, che in parte vuole rispondergli ed in parte è un po' frettoloso perchè non risponde.

Lucca Comics & Games è da sempre un luogo sicuro per le differenze. Fin dall’inizio stiamo seguendo il dibattito in atto sul patrocinio ricevuto in primavera dall’Ufficio Culturale dell’Ambasciata Israeliana in Italia. Questo patrocinio - non oneroso - è stato ricevuto, come molti dei patrocini che in questi anni hanno affiancato il festival, per riconoscere il valore del nostro programma culturale. Questa attribuzione istituzionale deriva da un lavoro durato quasi un anno, un progetto che ha coinvolto due artisti noti e apprezzati in Italia e nel mondo, come Asaf e Tomer Hanuka, ai quali Lucca ha dedicato una mostra e ha affidato l’immagine di un’edizione imperniata sul tema Together, all’insegna della condivisione di quei valori che da sempre ci guidano: rispetto, comunità, inclusione e partecipazione.

Rispettiamo le scelte personali, rispettiamo le opinioni di tutti e da sempre abbiamo l’ambizione di essere il luogo dove è possibile stare insieme nelle differenze. Crediamo nelle persone e nella capacità di dimostrare che la cittadinanza attiva della comunità di Lucca Comics & Games può essere migliore di quello che le sta attorno. Ci adoperiamo sempre per garantire questa libertà, per dare spazio al dialogo su tanti temi diversi tra cui anche quelli legati a questa cogente drammatica e lacerante attualità, come già previsto nel nostro programma, un programma che non intende voltare le spalle all’enorme questione umanitaria in corso. Un lavoro per dare a tutti gli appassionati, che rendono unica una manifestazione nata dal basso come la nostra, la certezza che questa manifestazione non dimentica le sue radici e la sua missione.

Abbiamo riflettuto molto sulla possibilità di rinunciare al patrocinio, ma abbiamo ritenuto che sarebbe un atto poco responsabile nei confronti non solo delle istituzioni e delle realtà appartenenti al nostro ecosistema, ma anche per tutti i partecipanti. Lucca Comics & Games mette da sempre al centro solo ed esclusivamente l’opera intellettuale e creativa, le persone: il nostro lavoro, il nostro percorso valoriale, e la nostra storia parlano per noi. Il claim di quest’anno - Together - nasce nel solco del Becoming Human del 2019, di Hope nel 2022, e di quelle stelle che siamo tornati a vedere nel 2021 dopo un altro momento drammatico che abbiamo affrontato e superato insieme.

In mattinata si è fatto sentire anche Marco Rizzo (autore decisamente impegnato con i suoi libri in ambito sociale e politico):

Ho sentito spesso Michele Rech (Zerocalcare) in questi giorni per capire cosa si potesse fare, per una volta come comunità. Ci siamo confrontati anche con altri colleghi e alla fine, tra cambiamenti di posizione, un dibattito su opportunità, scelte e rispetto verso editori e lettori, ognuno si muoverà in autonomia.

Ovviamente, scegliere di andare a Lucca Comics non significa sostenere occupazione, apartheid e bombe.

lo di certo sono contrario alle guerre e a ogni minaccia o rappresaglia a danno dei civili. Avrò spazi per dire la mia, come il panel del 2 con (tra gli altri) Emergency. E non sarò di certo l'unico a esprimere la propria opinione senza barricarsi, in una realtà che ho sempre visto come uno spazio libero e aperto, nonostante le polemiche. In questi 20 anni in quelle sale ho parlato di migranti, soccorsi in mare, lavoro, diritti, mafia, e continuerò a farlo.

A proposito: la mia libertà di parola è sacrosanta.

Nessuno può dirmi come esprimere dissenso o solidarietà e chi conosce la mia storia professionale e personale non si azzarderà a definirmi sionista o altre cazzate. Gli altri si informino prima di accusare.

E no, non è una gara di radicalità, come scrive Michele.

Ps: Sui perché e i percome del gratuito patrocinio di Israele al festival - che secondo me in molti non hanno compreso - spiegherà chi di dovere.

Infine per completezza d'informazione Il Manifesto scriveva ieri che nelle ultime due settimane c'è stato un gran lavoro tra artisti che hanno cercato di trovare un punto comune, ma evidentemente l'uscita solitaria prima di Zerocalcare e poi di Rizzo hanno sparigliato le carte.

 

AGGIORNAMENTO:

Piano, piano altri artisti, editori e pure una presentatrice ufficiale della Fiera Lucchese si schierano.

Il primo è Sio con un posto molto duro sulla gestione della questione Israele da parte della direzione di Lucca Comics (Emanuele Vietina ndr.) che scrive su instagram:

Sono giorni che ci chiediamo perché Lucca Comics non parlasse del problema del patrocinio di Israele, spiace che ne abbia parlato solo dopo la difficile e ammirevole decisione di Zerocalcare di disertarla.

Il comunicato di Lucca Comics dice che non rinunciano al patrocinio "per rispetto ai partecipanti della fiera".

Ci tengo a dire pubblicamente che -in quanto partecipante in veste di visitatore, autore e pure editore quest'anno- mi sentirei più rispettato se decidessero di revocare il patrocinio di uno stato i cui rappresentanti politici si stanno macchiando di crimini di guerra, irrispettosi del diritto internazionale e della vita dei palestinesi.

Massimo supporto per persone come Zerocalcare che hanno scelto di prendere le distanze, senza per questo criticare chi deciderà di partecipare alla manifestazione.

Palestina libera.

Gli fa eco nei commenti Ckibe, presentatrice ufficiale di Lucca Comics 23 e nota Streamer, che scrive:

Enorme Rispetto (con le emoji degli applausi ed un cuore rosso)

C'è poi la posizione di Leo Ortolani che raccoglierà fondi per le vittime di questa guerra:

Buona Lucca Comics, o Lucca Comics buona? Non mi interessa molto la risposta.
Scusate, sono un geologo, siamo gente pratica, per cui, più che dare risposte, ci diamo da fare.
Se passate da me a farvi firmare i miei albi, i miei volumi, i miei tarocchi, mi vedrete con un mazzo di cartoline, a fianco.
Non sono in vendita. Ma se ne volete una, vi chiedo di fare un'offerta minima di 5 euro.
Il ricavato, verrà da me devoluto a un'associazione di aiuti umanitari, che si occupa soprattutto dei bambini.
Vediamo immagini e filmati terrificanti, privenienti dalla striscia di Gaza, ma gli innocenti ci vanno di mezzo sempre e ovunque, nel mondo, perché non possono difendersi e fare sentire la loro voce.
Comunque la pensiate, i bambini non hanno colpe.
Hanno solo diritto di vivere e di crescere.
Perché, per quanto siamo belli, intelligenti e geniali, come dice giustamente Barney Ross in Expendables 3, "non siamo noi il futuro".
Un Piccettino, quindi. Per dare voce a chi non ce l'ha.
Un avviso: un firmacopie = un'offerta = una cartolina.
Non sono in vendita. Non venite a comprarle. Non ragionate con il denaro (ti do venti euro, mi dai 4 cartoline).
Ragionate con gli occhi e la mente aperta.

Infine in video il racconto di Maicol e Mirco che pare sia stato uno dei promotori di una risposta univoca degli artisti, che poi non si è realizzata.


Galleria Immagini

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore