Dopo aver individuato le discariche a Bussi sul Tirino e Piano d´Orta, nel Pescarese, si dovrebbe "andare al consorzio industriale di Chieti Scalo - ha detto Melilla in aula.
Le fabbriche che sono andate via da lì - ha proseguito - cosa hanno lasciato?" Per Melilla "lì è stato celebrato il funerale dell´ambiente", e i terreni usati dale fabbriche erano "dello Stato".
Il consigliere di maggioranza ha fatto riferimento, poi, all´emergenza idrica della zona di Pescara, argomento sul quale ha presentato una interrogazione.
"Non basta dire che l´acqua è potabile - ha osservato.
Nonostante in Abruzzo ci sia acqua purissima in questi anni abbiamo usato i potabilizzatori.
E voi dareste da bere ai vostri figli l´acqua dei potabilizzatori? I cittadini si chiedono, e mi chiedono, se possone bere la nostra acqua - ha detto ancora. Quando i pozzi si aprono e si chiudono a seconda dell´istituzione che deve decidere si ha un corto circuito democratico e i cittadini non capiscono più se l´acqua è potabile o meno".
Melilla ha lanciato un appello affinchè "il discorso sulla qualità delle acque sia affrontato senza strumentalizzazioni di nessun tipo perchè l´acqua non è nè di destra nè di sinistra".
(AGI)