Abruzzo Engineering: chiesto un tavolo tecnico al prefetto

Dipendenti pronti a denunciare la Regione

23 Novembre 2010   08:00  

L'unica possibilita`per Abruzzo Engineering e`appellarsi al prefetto. Questa la decisione presa ieri sera al termine della riunione di tutte le sigle sindcali riunite. I sindacati scelgono la via della concertazione: necessario sedersi intorno ad un tavolo con la Regione per scongiurare l'ipotesi sempre piu`probabile della liquidazione. La richiesta, quindi, al prefetto di convocare un tavolo con il presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi, cui far partecipare tutti i sindacati  "al fine - dicono in una nota i sindacati riuniti- di esaminare soluzioni per i lavoratori che svolgono funzioni importanti sia per la fase di ricostruzione delle zone del sisma, sia per l'infrastrutturazione e servizi necessari alla nostra regione ed alle istituzioni regionali, provinciali e comunali."

I sindacati CGIL, CISL, UIL, UGL, FILCAMS-FISASCAT-UILTUCS-UGL TERZIARIO confermano la necessita' che la regione Abruzzo non rinunci alle opportunita' economiche e di lavoro legate alla ricostruzione ed al funzionamento e sviluppo di infrastrutture e servizi avanzati, che restano fondamentali a prescindere dalla sorte della societa' Abruzzo Engineering.

Il tavolo e`urgentissimo, deve arrivare prima del 30 novembre, data in cui i soci, regione provincia e Selex torneranno a riunirsi.
Tutti sanno che quella data nasconde la parola liquidazione ovvero l'incubo per i lavoratori di Ae. Resta pero' il vero nodo da sciogliere, i 19 miliomi di euro di buco di Abruzzo Engineering che, di certo, la regione non puo` accollarsi. Chiodi e`stato chiaro sul punto "non possiamo far pagare agli abruzzesi i privilegi di pochi". E allora? L'unico socio cui appellarsi e`Selex del gruppo Finmeccanica.

 

 

Intanto nei prossimi giorni, ma forse anche oggi, una denuncia-querela nei confronti della Regione Abruzzo da parte di alcuni lavoratori ex Lsu di Abruzzo Engineering. Sono una trentina al momento ad aver sottoscritto l’esposto gli ex lavoratori socialmente utili che denunciano la mancata stabilizzazione all’interno della sodalizio ‘in house’ della Regione. La mission di Abruzzo Engineering, infatti, prevedeva anche quella della stabilizzazione: operazione che, secondo i querelanti, non sarebbe avvenuta o ci sarebbe stata solo sulla carta. A riportare la notizia è il quotidiano on line Abruzzoweb, che rivela anche i particolari di una lettera ricevuta in redazione che riguarda strettamente le tematiche di Abruzzo Engineering.

Il documento ricevuto da Abruzzoweb sabato scorso, firmato da un gruppo “lavoratori di Abruzzo Engineering che si distaccano dalle iniziative dello sciopero” e nel quale venivano lanciate dure critiche e accuse nei confronti di quei dipendenti che avevano manifestato, si è scoperto essere stato inviato da un falso account di posta elettronica. La persona a nome della quale, in maniera fraudolenta, era stata inviata la mail ha sporto già una denuncia alla Polizia. Ciò che era scritto, però, sembra aver fatto breccia tra i lavoratori e sindacati che si scagliano contro gli scioperanti che chiedevano chiarimenti alla magistratura sulla natura ‘in house’ della società.

“Condivido al 100% ciò che era scritto nella lettera anche se era stata inviata da un indirizzo di posta elettronica ‘falso’. – ha dichiarato Massimo Spinosa, Rsa di Abruzzo Engineering della Fisascat Cisl – Nonostante i lavoratori fossero in sciopero solo una cinquantina di persone vi hanno partecipato, segno che la protesta non era condivisa, ed è sintomatica di una spaccatura molto forte tra i lavoratori.

“Mesi fa - continua Spinosa- il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ci chiese di dare una mano per ridurre i costi ma non ci si riesce perché c’è ancora chi rimane attaccato a vecchi privilegi”.

 Tra le persone che sarebbero attaccate ai privilegi, Spinosa cita un caso e fa nome e cognome “ Il signor Enrico Verini, ad esempio, oltre a essere un dirigente dell’Ugl è anche dipendente di Ae e consigliere comunale dell’Aquila. Quando parla a che titolo lo fa? Ci chiede che vengano fatti i contratti di solidarietà con la riduzione del 20% degli stipendi di tutti i lavoratori. Perché non propone di tagliare le indennità dei dirigenti, piuttosto che togliere duecento euro ad un dipendente che ne guadagna mille al mese? Il signor Verini ed altri dirigenti guadagnano dai duemila ai seimila euro al mese, iniziassero loro a dare il buon esempio”.

Relativamente ai futuri scenari della società Spinosa si è detto favorevole “ad una liquidazione in bonis, che consentirebbe di far continuare i lavoratori in virtù delle convenzioni con Comune e Provincia dell’Aquila. Si creerebbe, inoltre, una newco che riassorbirebbe i lavoratori e a quel punto si potrebbe operare a quella razionalizzazione dei costi invocata da Chiodi che per ridurre i costi della sanità ha chiuso degli ospedali; ridurre i costi di Ae (ndr Abruzzo Engineering) è così difficile?”

Verini, risponde prontamente alla curiosità circa il suo ruolo nello sciopero "ero presente sia come dipendente dell'azienda, sia come sindacalista per tutelare gli interessi dei lavoratori di Abruzzo Engineering, sia come consigliere comunale dell'Aquila perchè la vertenza della società è un problema che riguarda la città capoluogo. Il tutto solo per cercare di trovare una soluzione alla delicata vertenza".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore