Accorpamento Camere di Commercio, il ministro Guido il processo sia rapido

04 Febbraio 2015   13:11  

 Riduzione del numero delle Camere di Commercio, attraverso processi di accorpamento, per arrivare a un nuovo modello basato sulla presenza di una Camera laddove vi siano almeno 80mila imprese.

Revisione complessiva dei compiti al fine di evitare duplicazioni con le altre amministrazioni pubbliche e dismissione delle partecipazioni societarie non strettamente necessarie allo svolgimento delle funzioni assegnate.

Questi i passaggi fondamentali dell'intervento del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi al comitato esecutivo allargato di Unioncamere riunitosi oggi per fare il punto, insieme ai rappresentanti del Governo e del Parlamento, sullo stato di avanzamento del testo, attualmente all'esame del Senato, per il riordino complessivo del sistema delle Camere di Commercio.

Hanno partecipato, tra gli altri, il ministro della Pubblica amministrazione e della semplificazione Marianna Madia e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio.

Il processo di accorpamento, ha rimarcato Guidi, "e' di fondamentale importanza per il governo che confida in un sistema camerale in grado di dare risposte celeri alle necessita' di riorganizzazione sul territorio".

Dopo avere constato con soddisfazione che tale processo, in alcuni ambiti, ha mosso i primi passi, ha chiesto uno sforzo aggiuntivo. "Il ministero dello Sviluppo economico si aspetta nelle prossime settimane numerose delibere di unificazione.

Le Camere devono procedere rapidamente. Qualora dovessero registrarsi rallentamenti o situazioni di inerzia, il Governo non potra' restare a guardare e sara' costretto a intervenire", ha spronato il ministro. 
   
Per quanto riguarda il secondo punto della riforma, quello relativo alle funzioni, "il nostro auspicio - ha aggiunto - e' che, anche in questo caso, le Camere di Commercio sappiano rispondere a questa sfida.

Nel testo attualmente all'esame del Senato, il Governo ha condiviso la necessita' che una delle funzioni storicamente assegnate alle Camere di Commercio, quella della tenuta del Registro delle imprese, continui a restare incardinata presso le Camere stesse. Ma oggi siamo chiamati ad andare oltre. A ridisegnare le funzioni in chiave strategica".

Tra le nuove funzioni, il ministro ha delineato l'affidamento al sistema camerale di specifiche competenze, anche delegate dallo Stato e dalle Regioni, eliminando le duplicazioni con altre amministrazioni pubbliche; la promozione di azioni di supporto alla nascita di nuove imprese con particolare riguardo a quelle giovanili e femminili e il sostegno alle imprese nel processo di innovazione e digitalizzazione.

E ancora l'assistenza alle imprese per sfruttare le opportunita' legate ai fondi europei e il rafforzamento degli strumenti di giustizia alternativa. 


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