Accusa di pestaggio senza motivo, sei poliziotti a processo

L'episodio risle al 2008, dopo una rissa tra parenti

25 Novembre 2013   11:31  

Cinque anni fa, precisamente a fine marzo 2008, intervennero per sedare una rissa tra parenti, ed oggi si ritrovano a dover affrontare un processo con l'accusa di pestaggio con abuso di poteri.

E' quanto accaduto a cinque agenti di polizia che, secondo quanto sostenuto dal 48enne Tonino Granieri, lo avrebbero picchiato senza alcun motivo a seguito di un equivoco, in quanto lo ritenevano coinvolto in una violenta lite tra parenti scoppiata sulla riviera nel momento in cui lui si trovava a passare da quelle parti.

Era il 27 marzo 2008, quando la volante fu chiamata per intervenire a seguito di una vera e propria rissa scoppiata sul lungomare del capoluogo adriatico tra i fratelli Umberto e Vittorio Pecoraro, ristoratori, generata dall'ennesima discussione per un vecchio affare edilizio ed un conseguente debito di circa 500 milioni di vecchie lire mai restituito, e talmente accesa che, ad un certo punto, spuntarono un coltello ed un ferito, per fortuna in maniera non grave.

I sei agenti ebbero il loro bel da fare per calmare gli animi e, una volta interrogati i testimoni, venne loro indicato un uomo poco distante, per l'appunto Tonino Granieri, e fidandosi gli si sarebbero fatti intorno per bloccarlo.

Granieri, tuttavia, nell'atto di divincolarsi sarebbe caduto ed avrebbe sbattuto la testa, guadagnando una prognosi di 23 giorni e denunciando gli agenti per averlo picchiato senza alcun motivo.

A seguito della denuncia, il pm Giuseppe Bellelli aprì dunque un'inchiesta a carico dei sei, che andranno a processo il prossimo 17 gennaio accusati di "aver colpito con pugni e calci il Granieri, che si trovava casualmente sul posto", e dal canto loro si sono giustificati asserendo di aver rincorso l'uomo dietro indicazione dei testimoni e di aver cercato di bloccarlo poiché non aveva obbedito all'ordine di fermarsi.


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