È scomparso ieri mattina all'età di 88 anni Tiziano Bellelli, noto psichiatra, neuropsichiatra infantile e intellettuale di spicco della cultura teatina. Bellelli, conosciuto per il suo pensiero libero e la sua capacità di rompere gli schemi convenzionali, lascia un'eredità di coerenza e integrità morale. I funerali si terranno domani, 31 luglio, alle ore 10:30 nella chiesa di Sant'Antonio a Chieti.
Tiziano Bellelli era una figura unica nel panorama culturale italiano. Intellettuale cattolico e di sinistra, Bellelli credeva fermamente nella possibilità di essere rivoluzionari parlando a bassa voce, unendo fede e progressismo in un'epoca di forti contrasti ideologici. La sua carriera è stata caratterizzata da un impegno costante per la giustizia sociale e la democrazia.
Negli anni '60 e '70, insieme a un gruppo di giovani coetanei, Bellelli contribuì a dare una svolta significativa alla cultura della città di Chieti. La sua azione intellettuale e culturale ha aiutato a rompere gli schemi clericali e democristiani prevalenti, animando la vita culturale e politica della città. La sua influenza si estendeva ben oltre i confini della psichiatria, toccando ogni aspetto della vita culturale teatina.
Bellelli ha lavorato per molti anni come specialista ambulatoriale presso il Centro di salute mentale di Chieti, dove è ricordato per la sua preparazione e il suo carattere riservato. Dal 1969 era iscritto all'Albo dei consulenti tecnici d'ufficio del Tribunale di Chieti, contribuendo con la sua competenza a importanti casi giudiziari. Era anche autore del libro Il medico e la morte (Editrice Carabba, 1982), un'opera che rifletteva la sua profonda riflessione sulla professione medica e il significato della vita e della morte.
Nel 1993, all’indomani dell’esplosione di Tangentopoli, Bellelli è stato tra i fondatori dell'associazione "Chieti Nuova 3 febbraio". L’associazione, che ha organizzato numerosi convegni e incontri sul tema della legalità nelle scuole e nella città, lo descrive come un “onesto e tenace combattente per la democrazia e gli ultimi”. Bellelli è ricordato per la sua vita esemplare, segnata da rettitudine ed onestà.
Bellelli ebbe un rapporto speciale con il cardinale Loris Capovilla, arcivescovo di Chieti dal 1967 al 1971. I due, accomunati da un forte spirito libero e da idee progressiste, intrattennero una profonda amicizia che influenzò il pensiero e l'azione di Bellelli. Capovilla, noto per essere stato il segretario personale di Papa Giovanni XXIII, rappresentava per Bellelli un modello di apertura e dialogo tra diverse correnti di pensiero.
Tiziano Bellelli lascia la moglie e quattro figli, tra cui Giuseppe Bellelli, attuale procuratore capo della Repubblica di Pescara. La sua famiglia e la comunità teatina piangono la perdita di un uomo che ha saputo incarnare i valori di giustizia e solidarietà, influenzando positivamente la vita di chiunque lo abbia conosciuto.
La città di Chieti rende omaggio a un uomo che ha segnato profondamente la sua storia culturale e sociale. La sua memoria continuerà a vivere attraverso il suo lavoro, le sue idee e le persone che ha ispirato.