Pescara, voto a rischio: centrodestra impugna sentenza e punta al ribaltone

15 Luglio 2025   19:09  

Il centrodestra di Pescara presenta due ricorsi al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che annulla le elezioni comunali 2024.

A Pescara, il centrodestra ha formalizzato due ricorsi al Consiglio di Stato in risposta alla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) che ha disposto l’annullamento parziale delle elezioni comunali del 2024. Il primo ricorso è stato presentato dal sindaco Carlo Masci e dalla sua Giunta, mentre il secondo arriva dai consiglieri di maggioranza, con la richiesta di sospensiva dell’ordinanza del Tar. L’intervento punta a bloccare l’efficacia della sentenza in attesa della decisione definitiva.

La sentenza del Tar ha stabilito la necessità di un nuovo voto in 27 sezioni su 170 della città, con le elezioni parziali fissate per il 24 e 25 agosto dal prefetto. Tuttavia, la parte chiamata in causa contesta con fermezza le motivazioni dell’annullamento, considerate carenti e imprecise. Durante una conferenza stampa tenutasi presso il Comune, Masci ha sottolineato come la decisione del Tar sia basata su presunti errori formali commessi da presidenti di seggio, valutati però come insufficienti a compromettere la validità del voto.

Il sindaco ha aggiunto che, dal riconteggio effettuato dal verificatore, emerge chiaramente la sua vittoria al primo turno, con un margine di circa diecimila voti su Carlo Costantini e mille sugli altri sfidanti messi insieme. "Riteniamo che il voto sia un diritto fondamentale – ha detto Masci – e siamo fiduciosi che il Consiglio di Stato possa ribaltare la sentenza, permettendoci di mantenere la credibilità dell’amministrazione".

I consiglieri di maggioranza, pur dichiarandosi disponibili a tornare alle urne come stabilito, hanno espresso preoccupazione per i tempi del procedimento che potrebbero ritardare la piena operatività dell’amministrazione cittadina. Per questo, si è optato per chiedere la sospensione immediata della sentenza del Tar, soluzione che permetterebbe di mantenere lo status quo fino alla decisione di merito. Hanno precisato che tale azione è anche una forma di tutela contro le iniziative del centrosinistra e che, qualora quest’ultimo decida di fare altrettanto, saranno pronti a ritirare la richiesta.

La decisione del Consiglio di Stato sulla sospensiva è attesa per il 24 luglio, mentre il pronunciamento definitivo è previsto in autunno, tra settembre e ottobre. Intanto, la situazione politica resta in equilibrio precario, con la prospettiva di un voto parziale che riapre la partita elettorale nel capoluogo abruzzese.


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