Aggressione omofoba, 25enne pestato dal branco sul lungomare di Pescara

29 Giugno 2020   08:59  

Un 25enne molisano è finito in ospedale con la mascella sinistra fratturata dopo essere stato aggredito e malmenato da un gruppo di sette ragazzi,  tra cui una ragazza, con marcato accento locale.

Il fatto è avvenuto nella notte tra giovedì 25 giugno e venerdì 26 giugno, sul Lungomare, in pieno centro del capoluogo adriatico.

La vittima era insieme al compagno, un ragazzo 22enne del posto, per la Pride Week regionale. Il giovane era arrivato a Pescara per vedere il suo fidanzato. La coppia, verso mezzanotte e mezza, si trovava sul Lungomare, nei pressi della Nave di Cascella, mano per mano, quando ha incrociato un gruppo di circa sette giovanissimi, tra cui una ragazza. Dal gruppo si sono prima levati gli insulti omofobi, poi dalle offese all'improvviso è partita la brutale aggressione: il 25enne è stato colpito con pugni in faccia ed è finito a terra sanguinante. 

Alcuni passanti hanno provato a difendere i due fidanzati e ne è nata una colluttazione. Lanciato l'allarme, sul posto sono arrivati i Carabinieri, ma gli aggressori si erano già dileguati.

Il 25enne, finito in ospedale, è stato sottoposto ad intervento chirurgico. La prognosi è di 30 giorni.

Delle indagini si occupano i Carabinieri della Compagnia di Pescara, che stanno acquisendo i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza. Stando ai primi accertamenti, il luogo in cui è avvenuta la colluttazione non sarebbe coperto dalle telecamere, che però sono presenti nell'area in cui sono iniziati gli insulti. Si lavora quindi per identificare i responsabili, che potrebbero addirittura essere minorenni.

"Non li perdono di certo, mi fanno pena", ha affermato il 25enne a proposito dei suoi aggressori.

Il sindaco di Pescara Carlo Masci in mattinata si è recato in ospedale per fare visita al giovane ferito: "Pescara condanna con assoluta fermezza questa aggressione. Questa mattina sono andato in ospedale a trovare il ragazzo rimasto ferito per portare la vicinanza e le scuse di tutta la città". 

"Un atto di delinquenza pura - sottolinea il sindaco - aggressioni che non devono mai accadere in una città libera e aperta come Pescara che anche davanti a un'aggressione brutale ha mostrato di reagire intervenendo in soccorso del ragazzo rimasto a terra. Mi auguro che grazie al lavoro delle Forze dell'Ordine si arrivi al più presto a identificare gli aggressori". 


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