Cari amici,
non vi
scrivo per raccontarvi di me, di quella notte e di come mio figlio, io
e tutte le persone che amo e a cui voglio bene siamo scampati alla
morte; eppure non posso prescindere dal fatto personale. Vi chiedo di
avere la pazienza di leggermi, e - se lo condividerete - di
sottoscrivere l'appello che vi inoltro. Solo all'alba del 6 aprile ho
potuto riabbracciare mia madre, mia sorella e mio nipote. Erano in
salvo. Mio cognato non c'era: dopo essersi assicurato che tutta la sua
famiglia era al sicuro, l'Ispettore Superiore del Corpo Forestale dello
Stato Piergiorgio Cortesi è rientrato in un palazzo devastato, al buio,
guidato da un istinto miracoloso che gli ha permesso di non ferirsi
arrampicandosi sulla scala e cercando a tentoni in un appartamento che
praticamente non esiste più per indossare la sua divisa, mettere gli
scarponi e precipitarsi a scavare tra le rovine dei due palazzi implosi
di via Rossi (o via S. Andrea, o via Cola dell'Amatrice: chiamateli
come volete, i nomi non hanno più importanza. Sono i palazzi della
devastazione, del lutto, del dolore!). Per tre giorni, a dispetto della
paura di tutti noi che lo sapevamo in costante pericolo, ignorando una
qualifica e una situazione personale che gli avrebbero permesso di
restare al sicuro (distacco sindacale) Giorgio Cortesi ha scavato con
le mani, ha guidato le ricerche, ha contribuito a salvare delle vite
imprigionate e ha pianto con i genitori e gli amici di quelli che, di
volta in volta, doveva pietosamente estrarre dalle macerie.
Solo il
terzo giorno sono riuscito a convincerlo a dedicare a sua moglie, a suo
figlio che mi tremava in braccio, a prendersi un po' di riposo. Solo il
terzo giorno, quando ha capito che non c'era più nulla da fare, è
venuto a riposarsi.
Pier Giorgio
Cortesi è ora ufficialmente sotto provvedimento disciplinare da parte
del Corpo Forestale dello Stato, per aver rilasciato a Sandro Ruotolo
delle dichiarazioni, andate in onda nella puntata di Anno Zero del
09/04/09.
il
procedimento, com'è da aspettarsi in questa Italia, se non verrà
bloccato potrà concludersi con il suo radiamento dal Corpo.
Ora, a Mario
Giordano e a quanti hanno ritenuto offensivo (ma per chi? perché?) il
contenuto delle dichiarazioni di PierGiorgio, io vorrei semplicemente
dire che IO C'ERO, IO HO VISTO, IO, CON TUTTI GLI ALTRI CHE ERANO LI',
ABBIAMO VISTO! E mi sento offeso io dalla loro impassibile alterigia,
dalla loro albagìa, dalla loro proterva sicurezza. Non dalle
dichiarazioni di Giorgio.
Per questo,
se condividete questa storia, se ritenete - come io ritengo - che
all'Ispettore Superiore PierGiorgio Cortesi vadano un plauso e un
ringraziamento commosso per quanto ha fatto, vi chiedo di inviare agli
indirizzi che vi allego la vostra protesta, copiando ed incollando il
testo che riporto.
Grazie.
Marcello Gallucci
Signori Ministri, Signori Onorevoli, Autorità Istituzionali,
l'Ispettore
Superiore del Corpo Forestale dello Stato Pier Giorgio Cortesi, che -
con uno spirito di abnegazione che onora il suo Corpo, al limite del
sacrificio e con vero sprezzo del pericolo - si è prodigato per salvare
le vittime del terremoto del 6 aprile, sarà sottoposto a provvedimento
disciplinare per le affermazioni contenute nell'intervista rilasciata a
Sandro Ruotolo e andata in onda nella trasmissione Anno Zero del
09/04/09.
Signori,
sono altre le emergenze di questo momento, ed altri i comportamenti da censurare.
Signori,
ci
rivolgiamo a Loro, pronti a ricorrere alla suprema autorità del
Presidente della Repubblica, del Capo dello Stato, di tutti gli organi
parlamentari e di tutti i rappresentanti del popolo, per chiedere il
Vostro immediato intervento per evitare che il comportamento coraggioso
di chi ha subito in prima persona la violenza di quella notte, ed ha
reagito prodigandosi per aiutare le vittime, sia occasione e
pretesto per una clamorosa ingiustizia.