Al Chieti il derby, L'Aquila vede nero. L'Aquila - Chieti 1 a 2

Rossoblù in vantaggio, De Sousa ribalta. Rossoblù finiscono in 8

07 Aprile 2013   19:41  

Se l’ aggiudica il Chieti il derby del Fattori. Al termine tanta rabbia e delusione per L’Aquila, gioia immensa invece per i neroverdi. Umori giustamente contrastanti, perché i teatini riacciuffano una partita a dieci minuti dal termine e innestano la quarta in classifica. Derby e terza piazza solitaria, a soli cinque punti dal Pontedera e in attesa del verdetto del Tnas su quel punto di penalizzazione che, se restituito, potrebbe davvero far sognare il capoluogo teatino. Merito delle tante scommesse di mercato azzeccate, di un gruppo compatto e della mano di un tecnico capace di impostare un gioco corale.

In casa L’Aquila, invece, all’ irritazione per una conduzione di gara largamente insufficiente, si aggiunge la delusione dei numeri. Nonostante la reazione del gruppo e una squadra applaudita a fine gara dalla tifoseria, ennesima sconfitta casalinga e trend che continua ad essere da incubo. Come se non bastasse, i rossoblù scendono dal terzo al sesto posto, a soli due punti dal Teramo. Insomma, la solita occasione di riscatto sciupata. Peccato, perché fino all’ espulsione di Carcione l’ impressione era quella di una squadra in grado di mantenere il vantaggio e pure di pungere, vedasi duplice occasione di Infantino. E’ vero, poche e confuse idee sul piano del gioco per larghi tratti del match, ma pur sempre in un derby e tutto sommato in linea con la L’Aquila di Ianni che era arrivata a due lunghezze dal Pontedera.

E invece, un po’ per ingenuità dei protagonisti, un po’ per il signor Aversano di Treviso, per stessa ammissione dei dirigenti neroverdi a dir poco frettoloso in alcune decisioni chiave, la svolta neroverde. Prima con il secondo giallo a Carcione, discutibile in quanto a centrocampo, a squadre schierate ed in una partita fino ad allora correttissima. Poi con un rigore, immagini indiscutibili, inventato. Alla fine L’Aquila terminerà in otto, proprio come accaduto due domeniche fa all’ Hinterreggio all’ Angelini.

La cronaca. Bella giornata, si gioca davanti a circa 1200 spettatori, con una folta presenza ospite. In Curva Sud, nella ripresa, uno striscione a ricordo del 6 aprile 2009: ‘Nella mente ancora il ricordo…quant’eri bella non me lo scordo’.

Appena un minuto di gioco e Carcione impegna Cappa. All’ 11’ poi l’ incredibile occasione per Infantino, che da solo in area cicca il cross di Ciotola. Al 19’ risponde il Chieti: angolo di Vitone, De Sousa di testa spedisce sul palo, poi Pepe prova la ribattuta a rete. Pomante respinge così, De Patre dalla panchina reclama il tocco di mano. 

Sale in cattedra il Chieti, Vitone inizia a far girare palla e L’Aquila si rifugia nei lanci lunghi. Lo spettacolo ne risentirà fino alla fine del tempo. Al 24’ sul cross di Vitone Triarico per poco non centra l’ autogol, salvataggio sulla linea di Ingrosso.

 

La ripresa si apre con la disattenzione dei rossoblù al 9’, Mungo scappa a Pomante ed entra in area, troppo chiuso il destro. Al 14’ il primo di una lunga lista di episodi discutibili: velo di Infantino per Cannoni su cui viene ravvisato fuorigioco. Le immagini non chiariscono, ma qualche dubbio resta. Tre minuti e arriva la magia di Carcione dai 22 metri: pallone nel sette ed esultanza insieme alla squadra sotto la curva. Al 26’ doppia conclusione di Infantino, bravissimo Cappa nella prima, poi la difesa manda in angolo. Rimorsi per L’Aquila, perché subito dopo arriva il secondo giallo per Carcione. A centrocampo e a squadre schierate, giudicate voi. E’ l’ episodio che segna la partita. De Patre cambia e gioca il tutto per tutto con u

n 4-2-4. E al 35’ arriva il pareggio. Verticalizzazione di Del Pinto, Ingrosso buca e De Sousa da solo scaglia un destro magistrale. Cinque minuti e Aversano di Treviso s’ inventa il rigore dell’ 1 a 2, ravvedendo sul tiro di Vitone il presunto braccio di Triarico. De Sousa dal dischetto trasforma e incrementa a 17 l’ incredibile bottino di stagione. Ma non finisce qui, perché mentre i neroverdi festeggiano arriva il secondo giallo anche per Testa, a cambi terminati. Perde la testa anche Ercole Di Nicola che imbocca la via degli spogliatoi dopo aver inveito contro l’ arbitro. Va in porta Triarico e si torna a giocare, ma l’ assistente sbandiera il fallo violento di Infantino. Rosso, giusto stavolta, anche per lui. D’ Amico al 51’ prova il destro su punizione ma manda a lato. Triplice fischio e applausi per le due squadre. L’arbitro, invece, uscirà scortatissimo.

 

L’AQUILA – CHIETI 1 - 2

MARCATORI Carcione (L) al 17’, De Sousa (C) al 35’, De Sousa (C) al 40’ s.t. su rigore. 

L’AQUILA (4-3-3): Testa 5; Gizzi 6,5, Pomante 6, Ingrosso 5,5, Ligorio 6; Agnello s.v. (dal 18’ p.t. Cannoni 6,5), Carcione 7, Triarico 6; Ciotola 5,5 (dal 28’ s.t. D’ Amico s.v.), Infantino 5, Improta 5,5 (dal 30’ s.t. Colussi s.v.). (Gerosi, Petta, Ripa, Albanese) All. Ianni 5,5.

CHIETI (4-2-3-1): Cappa 6; Bigoni 6, Pepe 6, Gigli 6 (dal 28’ s.t. Berardino s.v.), Gandelli 6; Vitone 6,5, Del Pinto 7; Verna 6 (dal 18’ s.t. Rinaldi 6), Mungo 6, Alessandro 6 (dal 28’ s.t. Di Filippo 6); De Sousa 7. (Savut, Cardinali, Rossi, Capogna). All. De Patre 6.

ARBITRO: Aversano di Treviso 4.

NOTE: spettatori 1200 circa, incasso di 5800 euro. Espulsi Carcione al 27’ s.t. per doppia ammonizione, Testa al 43’ s.t. per doppia ammonizione, Infantino al 46’ s.t; ammoniti Del Pinto, Carcione, Alessandro, Testa, Pepe, Berardino. Angoli 4 a 4. (a.f.) 


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