Al Consiglio regionale nuova stagione e vecchi drammatici problemi

Cronache dall'Emiciclo

18 Settembre 2012   15:23  

Dopo la pausa estiva torna oggi a riunirsi il consiglio regionale, in un palazzo dell'Emiciclo assediato da proteste e sit-in.

Fuori i cancelli infatti ci sono i precari della cooperativa Leonardo dell'Aquila, da cinque mesi senza stipendio, solo una piccola rappresentanza di un settore anche in Abruzzo falcidiato dai tagli.

Protestano poi gli inquilini delle case popolari di L'Aquia, per chiedere che finalmente partano i cantieri della ricostruzione, e quelli di Pescara contro l'aumento dell'affitto.

Infine i cavatori, quelli del teramano in particolare. All'ordine del giorno oggi in consiglio c'è la moratoria della sospensione di nuove attività estrattive solo per il comune dell'Aquila.

O tutti o nessuno, urlano, altrimenti si crea concorrenza sleale e discriminazioni tra i territori.

Dentro il palazzo per l'ennesima volta all'ordine del giorno della seduta -intanto slittata di qualche ora - la legge edilizia, che prevede aumenti di cubatura come premio di ristrutturazioni e migliorie del patrimonio edilizio esistente. Per la maggioranza un provvedimento che risolleverà un settore in crisi, senza comportare consumo di suolo. Un'ennesima miope cementificazione per una parte dell'opposizione.

A dividere la questione del silenzio assenso e il ruolo di controllo dei Comuni.

Il testo in discussione in aula conterrà comunque notevoli variazioni rispetto al testo che da mesi non riesce ad essere approvato.

Al nostro microfono Ricardo Chiavaroli del Pdl e Walter Caporale dei Verdi.

 

AGGIORNAMENTI

 

Rabuffo e Stati su protesta cavatori

 

"Questa mattina, fuori dagli uffici del Consiglio regionale, ad attenderci abbiamo trovato una folta delegazione dell'Associazione Regionale dei Cavatori che manifestavano contro la moratoria per le nuove autorizzazioni per le attività estrattive e di coltivazione delle cave introdotta con la legge di bilancio lo scorso dicembre, ed in particolare contro la proposta di legge della maggioranza che vorrebbe introdurre una deroga solo per il Comune dell'Aquila". Lo affermano i Consiglieri regionali di Fli Berardo Rabbuffo e Daniela Stati.

"Già a gennaio – spiegano – avevamo proposto un progetto di legge che ponesse come obiettivo improcrastinabile l'approvazione di una pianificazione per le attività estrattive, il c.d. Piano Cave, senza arrecare, nel contempo, inutili e quanto mai inopportuni danni a un settore già abbondantemente colpito dalla crisi economica. Abbiamo, quindi, presentato una norma equilibrata e razionale che doveva richiamare alle proprie responsabilità la politica, ovvero chi non è stato in grado di dotare la nostra Regione di un Piano Cave da circa trent'anni.

Avevamo pensato – continuano i Consiglieri – a una legge che obbligasse la Regione ad approvare la tanto attesa pianificazione entro 18 mesi dall'entrata in vigore della legge, e che nel contempo, prorogasse per lo stesso periodo la disciplina transitoria introdotta nel 1995 e che aveva regolato le attività di escavazione fino al dicembre del 2012. Decorsi i 18 mesi, si sarebbero bloccate tutte le autorizzazioni di nuovi impianti.

Questo perché, volevamo evitare inutili danni nei confronti di imprese e lavoratori, ma anche che si arrivasse a proporre eccezioni, come quella proposta dal PdL, che vanno a minare e stravolgere le regole di un intero comparto regionale. Non possiamo essere d'accordo con chi – concludono Rabbuffo e la Stati – dimenticandosi del ruolo di legislatore dell'intera regione, intende favorire l'economia di un territorio ben delimitato a discapito di tutti gli altri operatori che hanno investito risorse nel resto della regione. Sarebbe, perciò, ingiusto, oltre che illegittimo, approvare una legge che favorisse, in questo caso, pochi imprenditori del Comune dell'Aquila.

I Consiglieri regionali dovrebbero rappresentare l'intera Regione. Auspichiamo, perciò, che vi sia un ravvedimento nelle intenzioni e che si possa convergere su una norma equilibrata, giusta ed uguale per tutti gli imprenditori dell'intero territorio. Altrimenti, saremo pronti ad una nuova ed ulteriore battaglia in Consiglio per difendere gli interessi dei lavoratori e delle aziende di tutta la Regione".

 

D'Alessandro (PD) su risoluzione danni nevicate

 

Il Consiglio regionale ha approvato la risoluzione presentata dal Gruppo consiliare del PD (e sottoscritto anche dal Capogruppo del PdL Lanfranco Venturoni) sul ristoro ai Comuni per le spese sostenute a seguito delle nevicate del febbraio 2012. "I Comuni – sottolinea il Capogruppo del PD Camillo D'Alessandro – erano stati abbandonati dallo Stato e dalla Regione: sono stati costretti a intervenire, a disporre lavori immediati per la rimozione della neve, ripristino viabilità e altri interventi su specifiche garanzie da parte, tra l'altro, delle Prefetture e della Regione, salvo poi non ricevere neanche un euro. Ci siamo messi a studiare le carte – continua – e, sostituendoci ancora una volta alla maggioranza , abbiamo individuato fondi non spesi nel vecchio Fas 2000-2007 e in particolare, ben 8 milioni destinati ai campionati mondiali di sci di Roccaraso, già svolti quest'anno. Somme non spese e dunque disponibili. L'approvazione della risoluzione – conclude D'Alessandro – ora impone la immediata rimodulazione del Fas e la conseguente attribuzione delle somme ai Comuni che rischiano, in alcuni casi, il dissesto per le spese sostenute". 

 

D'Amico (PD) su IAT Pescasseroli

 

La domanda era sintetica: l'ufficio IAT di Pescasseroli è destinato a chiudere? L'ho chiesto nel maggio 2011 con una interrogazione a risposta immediata all'assessore regionale al turismo - dichiara  il Vice Presidente del Consiglio regionale Giovanni D'Amico - Ma rilevo ancora una volta e con rammarico, alla luce dei fatti, come la Giunta Chiodi non vada oltre gli annunci e le dichiarazioni di grande impegno ed interesse per le questioni relative alla crescita e allo sviluppo, soprattutto delle aree interne.

Sintomatica appare la vicenda dell'ufficio di informazione turistica di Pescasseroli, che prima di tutto è sede amministrativa e cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e, quindi, zona turistica di primo livello, con un flusso turistico interessante in tutti i periodi dell'anno e che va promossa e sostenuta quale valore aggiunto della nostra economia.

Nonostante questo - rileva ancora D'Amico - nessuna soluzione è stata trovata per consentire all'Ufficio IAT di Pescasseroli di svolgere il proprio servizio ai cittadini e alle aziende turistiche tutto l'anno. Ma tant'è: l'Ufficio IAT è chiuso e nessuno pare prendere in seria considerazione il danno, non solo d'immagine, che questa circostanza arrecherà all'economia montana di una delle zone turistiche più interessanti di tutta la regione Abruzzo". 

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore