Il quadro descritto dalla Magistratura apre scenari sconcertanti: la Sanità abruzzese, da anni malata, sarebbe diventata il luogo del più imponente sistema di corruzione che la nostra regione ricordi.
Emergerebbe, infatti, con chiarezza, la strutturazione di un sistema profondo di tangenti costruito sui rapporti tra l’imprenditore della sanità privata, Angelini, e l’allora Giunta di centro destra, sistema che avrebbe trovato terreno fertile in alcuni settori della Giunta di centro sinistra guidata da Del Turco, sistema anch’esso basato su frequentazioni e rapporti con l’imprenditore della sanità privata Angelini.
E’ una vicenda che chiede con urgenza di ripensare l’intera politica sanitaria!
E’ una vicenda che rende manifesto l’elevato rischio di corruzione implicito in una sanità privata interamente gestita con fondi pubblici!
E’ una vicenda che reclama con forza il potenziamento, il miglioramento e l’investimento sulle strutture pubbliche!
I cittadini devono poter contare su una sanità pubblica di qualità ed efficiente. Il diritto alla salute è un diritto primario, costituzionalmente protetto, che il sistema di corruzione svelato ha drammaticamente leso.
I cittadini, pertanto, devono essere risarciti, un diritto al risarcimento da far valere in sede giudiziaria, nel processo che vede imputati chi ha corrotto e chi si è lasciato corrompere.
Firma anche tu per sostenere la costituzione di parte civile dei Comunisti Italiani nel processo, in rappresentanza dei cittadini abruzzesi lesi nel fondamentale diritto alla salute.
Verrà avanzata richiesta di risarcimento danni per un ammontare pari alle tangenti estorte; la somma ottenuta a titolo di risarcimento del diritto offeso verrà interamente devoluta a favore della sanità pubblica.
Sulla pagina “Partecipa alla raccolta” saranno pubblicati, a breve, i moduli per partecipare all’iniziativa e i punti di raccolta.
Scarica l’invito alla partecipazione da diffondere per far conoscere l’iniziativa
(Ufficio stampa PCdI)
Ai nostri microfoni il capogruppo del Pdci all'Emiciclo Antonio Macera.