Preoccupa la situazione sulla costa di Alba Adriatica, soprattutto alla foce del Vibrata dove si era verificata una morìa di pesci. Decine di bambini sono stati ricoverati negli ospedali del teramano a causa di una infezione da rotavirus che provoca la gastroenterite e che ha colpito soprattutto i villeggianti tra la zona di Alba Adriatica e Martinsicuro. Molti sono già stati dimessi. Intanto stop ai tuffi nella zona "incriminata". La Forestale apre un'inchiesta sul depuratore di Villa Rosa.
I turisti accusano le autorità locali di avere trascurato l'episodio della moria di pesci avvenuto a Ferragosto nel torrente Vibrata - che sfocia in mare ad Alba Adriatica - che avrebbe dovuto suggerire il divieto di balneazione nella zona; la campionatura dell'acqua effettuata dall'Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta) il 18 agosto sulle acque di scarico, in uscita dal depuratore consortile di Villa Rosa, aveva rilevato una concentrazione di batteri di origine fecale in un numero fortemente più alto rispetto a quello massimo previsto per legge. Non esiste per il momento un nesso causale di natura scientifica che possa collegare la moria di pesci con l'epidemia di gastroenterite. Secondo quanto riferito dai medici dell'ospedale di S.Omero, dove nei giorni scorsi sono arrivati moltissimi pazienti tra adulti e bambini, la situazione è sotto controllo: alcuni minori, per esigenze di posto, sono stati trasferiti in altri ospedali. Nel 90% dei casi i bambini che si sono ammalati sono figli di turisti; la trasmissione dell'infezione avviene per via oro-fecale, ma è possibile anche la trasmissione per via respiratoria o per contatto.
Questa mattina intanto personale dell'Arta ha effettuato nuovi prelievi a 400 metri a sud e a 500 metri a nord della foce del torrente Vibrata dove le analisi hanno finora confermato tassi elevati di escherichia coli e azoto ammoniacale addebitabili al cattivo funzionamento del depuratore consortile. Sotto indagine anche il funzionamento dei depuratori, da Sant'Egidio alla Vibrata fino alla costa e gli impianti fognari. Dai primi rilievi, effettuati con l'ausilio dei tecnici dell'Arta, sono stati riscontrati tre punti di "immissione" non regolari e il malfunzionamento di due impianti di depurazione. I risultati delle indagini saranno trasmessi alla magistratura. Per il 30 agosto, intanto, la Provincia ha convocato un tavolo di lavoro con i Sindaci della Val Vibrata, l'Ato dell'acqua, la Ruzzo reti.