Alba, è guerra alla movida. Lamentele dei cittadini e divieto di vendita di alcoolici dopo le 23

29 Luglio 2014   13:26  

Come ogni estate, parallelamente all'afflusso di turisti è scattata anche ad Alba Adriatica la cosiddetta movida, tra la gioia di chi ama passare le serate a balalre e divertirsi ed il malcontento di chi, invece, preferisce stare a casa e rilassarsi.

La movida torna quindi a dividere come sempre, suscitando mormorii soprattutto nella zona di maggior concentrazione di locali, il lungomare Marconi, dove non sono mancati i residenti che hanno già manifestato lamentele per il rumore ritenuto eccessivo e la sporcizia ed il degrado che, ogni mattina, si presenta ai loro occhi sulla spiaggia, eredità dei bagordi della serata precedente.

Il tema è inevitabilmente finito per essere argomento di discussione anche sui tavoli del Comune, chiamato a dirimere le polemiche tra i residenti, da una parte, ed i ragazzi ed i gestori dei locali della riviera dall'altra, rappresentanti di un taglio turistico, quello appunto della movida, che da anni contraddistingue la cittadina nel periodo estivo.

La delicatezza della questione, oltre alle contrapposte esigenze evidenziate, ha convinto il sindaco Tonia Piccioni a firmare un'ordinanza che vieta la vendita di alcoolici in bicchieri e bottiglie di vetro dopo le 23. Per il resto, in cambio di una maggiore osservana delle regole (rispetto del parcheggi, bottiglie e bicchieri abbandonati, eccetera), è invece rimasta immutata l'ordinanza che, da alcuni anni, permette di mantenere la musica a volume alto fino all'1:30 di notte, le 2:30 nel fine settimana.


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