Albano (Pd): "Fase politica cruciale per L'Aquila"

Si è aperta una nuova fase politica e vogliamo che tutti ne siamo consapevoli. Si giocano contemporaneamente una serie di partite che tutte insieme ridisegneranno il nostro territorio per gli anni a venire. Non dobbiamo perdere questa opportunità. Per la prima volta dopo il terremoto abbiamo a disposizione le risorse per la ricostruzione che, quando avremo superato i problemi di cassa contingenti, ci consentiranno di programmare le scelte non più di mese in mese, ma nell’arco di anni; la bozza della legge sulla ricostruzione privata è in Parlamento; c’è da lavorare per ricostruire le frazioni; il Piano regolatore, che pianificherà il territorio cittadino e gli spazi pubblici e di aggregazione, è in procinto di essere discusso dal Consiglio comunale.

E’ tenendo presenti questi passaggi che il Partito democratico ha impostato una verifica di metà mandato, che non è solo programmatica, ma politica. Interessano poco i nomi, ci premono gli obiettivi. Vogliamo che Giunta e maggioranza in Comune abbiano gli strumenti e la consapevolezza per affrontare al meglio la nuova fase e preparare anche il dopo Cialente, perché le partite aperte non si esauriranno certo da qui a due anni.

Ad avvalorare ulteriormente questa fase politica, c’è la discussione e il dibattito sulla legge sull’Aquila capoluogo. E’ un provvedimento che ridisegnerà il territorio regionale e darà strumenti normativi e finanziari all’Aquila affinché svolga al meglio la funzione di capoluogo. Il consigliere Pietrucci ha fatto in pochi mesi quello che il centrodestra non è riuscito a mettere a punto in anni di maggioranza alla Regione, maggioranza di cui faceva parte anche qualcuno tra coloro che oggi sono lesti a dare lezioni e a puntare il dito.

La condivisione va ulteriormente allargata, questo sarà il compito del Pd aquilano nelle prossime settimane. Questa legge può essere il tassello centrale per impostare la rinascita dell’Aquila e non possono che venire coinvolte tutte le migliori energie della città. Se tra le proposte dell’opposizione (anche stavolta registriamo una confusa divaricazione di toni e di contenuti) c’è qualcosa di buono, siamo naturalmente pronti ad accoglierlo. Ci interessa il bene della città, non altro.