Alfano: dichiaro aperto l'anno giudiziario. Canzio lo riprende

Gaffe del ministro stamattina a L'Aquila

30 Gennaio 2010   12:11  

"Caro ministro, l'anno giudiziario lo apre ancora il presidente della corte d'appello fino a quando non ci sara' la riforma". Cosi', un po' ironicamente, il presidente della corte d'appello dell'Abruzzo, Giovanni Canzio, ha replicato al ministro della giustizia, Angelino Alfano, che al termine del suo intervento all'Aquila presso l'auditorium della guardia di finanza, aveva dichiarato aperto l'anno giudiziario.

PIANO STRAORDINARIO PER IL CIVILE

Un piano straordinario per lo smaltimento dell'arretrato civile e' stato annunciato dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, all'Aquila durante il suo intervento per l'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte d'Appello d'Abruzzo. Il ministro ha reso noto che lo studio per la predisposizione del piano e' gia' avviato e presto sara' esaminato dal Consiglio dei ministri. Alfano ha detto che sono 5 milioni e 600 mila i giudizi civili ancora pendenti. "Si tratta - ha aggiunto - di uno zaino di piombo che bisogna assolutamente smaltire".

NON CI PIEGHEREMO ALLA CONSERVAZIONE

"Il Paese non merita la resa sulla riforma della giustizia e noi non intendiamo piegarci alla logica della conservazione". Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario a L'Aquila. "Riformare la giustizia - ha aggiunto - e' un dovere verso i cittadini utenti, verso il sistema economico, ma anche verso i nostri figli a cui dobbiamo garantire una giustizia equilibrata, efficiente e seria. Riformare la giustizia serve all'Italia intera. Non intendiamo - ha concluso - sottrarci a questa sfida".

GIUDICI CON LA COSTITUZIONE IN MANO

I rappresentanti dell'Associazione nazionale magistrati 8anm) in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario all'Aquila, dove partecipa il ministro della giustizia, Angelino Alfano, portano in mano il testo della Costituzione italiana. In particolare ad esporre il testo sono il presidente della Anm Abruzzo Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli, sostituto procuratore della Repubblica di Pescara.

UN MINUTO DI SILENZIO E TOGHE NERE PER RICORDARE LE VITTIME DEL TERREMOTO

Prima di iniziare il suo discorso all'inaugurazione dell'Anno Giudiziario a L'Aquila, il presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati del capoluogo, Antonello Carbonara, ha fatto osservare un minuto di silenzio in segno di rispetto per tutte le vittime del sisma che si e' verificato a L'Aquila lo scorso sei aprile.

Tutti i giudici della Corte d'Appello dell'Abruzzo, in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario, indossano toghe nere, anziche' quelle rosse di Ermellino, in segno di lutto per le vittime del terremoto e in modo particolare per la morte di avvocati e loro familiari. L'Anno Giudiziario, ospitato nell'auditorium della Guardia di Finanza di Coppito (L'Aquila), si e' aperto alla presenza del ministro della Giustizia, Angelino Alfano.

LE INCHIESTE SUI CROLLI MERITANO ATTENZIONE

"Meritano attenzione gli sviluppi delle inchieste (circa 200) promosse a seguito dei crolli e dei gravi danneggiamenti che avevano provocato la morte o il ferimento delle persone (con particolare riguardo alla Casa dello Studente al Convitto Nazionale, alla Facolta' di Ingegneria ed a talune palazzine del centro storico) per i reati di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose conseguenti ad eventuali violazioni di regole tecniche di costruzione o di norme antisismiche". Lo ha detto il presidente della Corte di Appello dellL'Aquila, Giovanni Canzio, nell'illustrare la relazione sull'amministrazione della giustizia nel distretto della Corte di Appello dell'Aquila nell'apertura dell'Anno Giudiziario. "Orbene - ha proseguito Canzio - l'idoneita' probatoria degli elementi acquisiti a sostegno delle diverse ipotesi accusatorie (essenzialmente perizie tecniche circa le cause o concause dei crolli e dei danneggiamenti) finora noti solo attraverso la diffusione di notizie di stampa, sara' verosimilmente, ben presto, sottoposta al vaglio della giurisdizione penale aquilana. Questa ne valutera' la fondatezza, ai fini dell'eventuale rinvio a giudizio degli indagati, con prontezza e serieta', nel contraddittorio fra le parti e con le garanzie di terzieta' ed imparzialita' del giudice. Sono inoltre avviate indagini - ha concluso Canzio - in collegamento con la Direzione Nazionale Antimafia, in vari procedimenti aperti per possibili infiltrazioni della criminalita' organizzata nei diversi cantieri per la ricostruzione o per lo smaltimento di macerie".


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