Si è svolto oggi pomeriggio a Palazzo dell'Emiciclo, il primo consiglio dopo il terremoto politico-giudiziario, in un clima teso, da resa dei conti arrivata forse fuori tempo massimo, Nella consapevolezza che un consiglio formalmente sciolto potrà occuparsi solo di normale amministrazione, quando però i problemi della regione sono tutt'altro che ordinari.
I lavori sono cominciati con la sostituzione dei quattro consiglieri arrestati e sospesi dal decreto governativo arrivato questa mattina. Ottaviano Del Turco nella sua carica di consigliere regionale, è sostituito da Cesare D' Alessandro primo dei non eletti nella circoscrizione di Teramo. Vito Dominici, è sostituito da Leo Orsini di Forza Italia, ex-assessore al lavoro nella giunta Pace, primo dei non eletti a L'Aquila. Camillo Cesarone è sostituito da Luciano Piluso, primo dei non eletti dello Sdi nella circoscrizione di Chieti. L'assessore lampo Antonio Boschetti, che è anche consigliere è sostituito da Giuseppe Forte, primo dei non eletti della Margherita sempre a Chieti.
A questo punto il
presidente della prima commissione Orlando chiede di modificando
l'ordine del giorno per affrontare subito la variazione di bilancio messa a punto in tutta fretta questa mattina. Essa prevede uno
stanziamento di 133 milioni per la sanità nell'ambito del
piano di rientro del deficit concordato con il governo nazionale
e lo spostamento di risorse per permettere il pagamento delle
indennità ai consiglieri regionali e per il funzionamento
della Regione. “Affrontiamo la questione prima che si scateni un “ludo gladiatorio”,
tiene a sottolineare Orlando.
Ma l'opposizione non è
d'accordo. Si decide comunque di rimandare la discussione della variazione a domani
mattina, preceduta da un nuovo e piu' approfondito passaggio in commissione.
Può dunque finalmente cominciare il dibattito sulla devastante crisi politica e morale che ha messo in ginocchio l'istituto regionale, e che ha fatto meritare all'Abruzzo la ribalta nazionale. Ma tutto è sembrato tranne che l'infuocato e pirotecnico ludo gladiatorio evocato dal consigliere Orlando.
FT