All'università D'Annunzio mostra sulla conservazione dei monumenti danneggiati dal terremoto

10 Maggio 2011   14:44  

A partire da oggi fino all’11 giugno 2011 sarà possibile visitare la mostra fotografica “Prima e dopo il sisma: vicende conservative dell’arte medievale in Abruzzo”, allestita all’interno dell’Auditorium del Rettorato dell’Università degli studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, finanziata con grande sensibilità dall’Ateneo e promossa da attività culturali e sociali degli studenti, lista 360°, per l’anno accademico 2010/2011.

L’iniziativa nasce da un progetto già in fase di avanzata realizzazione: la digitalizzazione e messa on-line dell’Archivio fotografico del Dipartimento di Studi Medievali e Moderni, coordinata da Claudia D’Alberto, dottoranda di ricerca presso lo stesso dipartimento, e operativamente eseguita da studenti del corso di laurea magistrale in Beni archeologici e storico-artistici-curriculum storico-artistico nell’ambito delle attività di tirocinio.

L’intento della mostra è documentare lo stato attuale di alcuni fra i più noti monumenti abruzzesi danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009, attraverso un confronto sistematico fra le testimonianze fotografiche del pre e del post terremoto, conservate nell’Archivio e raccolte dai docenti di storia dell’arte medievale che si sono succeduti negli ultimi 25 anni.

"La fotografia – si legge nel pannello introduttivo della mostra – rischia, troppo spesso, di assumere importanza soltanto nei casi in cui le testimonianze storico artistiche ed archeologiche versano in stati di emergenza, laddove la sua specificità documentaria ha naturalmente valore assoluto. Tutelarla e valorizzarla, in quanto voce autonoma del patrimonio culturale, è sia obbligo normativo che premessa essenziale alla sua funzione di risarcimento, seppure parziale, delle perdite causate da eventi drammatici, furti, dispersioni come pure delle compromissioni conservative determinate da situazioni di degrado”. Un esempio per tutti è quello del crocifisso ligneo della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, proveniente dalla chiesa di San Biagio e danneggiato in modo gravissimo dal sisma. In Archivio è conservata l’unica immagine a colori esistente, digitale e ad alta risoluzione, che sarà utilissima per il futuro restauro dell’opera.

A conclusione della mostra, proseguono i lavori di digitalizzazione delle immagini, che sono accompagnate da esaurienti schede di metadati, con riferimenti storici, topografici, bibliografici, di acquisizione, elaborati da un software creato appositamente per questo progetto da 2T Information Technology Consulting. I materiali saranno consultabili in rete e gestiti dalla web agency dell’Università “G. d’Annunzio”, diretta dal dottor Nicola Di Nardo, in partnership con il consorzio Cineca.

L’iniziativa è patrocinata dall’Arcidiocesi de L’Aquila ed è in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Gabinetto Fotografico Nazionale del Ministro per i Beni e le Attività culturali. Il catalogo è curato da Claudia D’Alberto ed edito da Edizioni D’Errico.


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