Alla faccia dell'Alta velocità, Trenitalia lascia a piedi i pendolari di Alanno

Continuano i disagi per i pendolari vittime dei tagli di Trenitalia, che investe solo sull'Alta velocità e risparmia sulle tratte utilizzate quotidianamente da milioni di cittadini.

Ultimo fantozziano episodio ad Alanno: il treno arrivato da Sulmona e diretto a Pescara non aveva i vagoni sufficienti per tutti i passeggeri, comunque abituati a viaggiare in promiscuità e stipati come in carri bestiame. In treni sporchi e cadenti a pezzi.
Questa volta però il capotreno ha deciso per ragioni di sicurezza di impedire l’accesso ad un centinaio di pendolari, che sono rimasti a piedi.

A seguire la durissima nota di protesta del Comune di Alanno:

''Un ennesimo, gravissimo episodio di disservizio del trasporto ferroviario ai danni delle fasce sociali più deboli. Abbiamo chiesto di avere pubbliche delucidazioni, in merito a questo fatto increscioso che ha causato gravi disagi agli utenti alannesi.

Non è infatti ammissibile che un servizio essenziale, quale quello del trasporto pubblico, debba subire tagli così notevoli, da ostacolare il sacrosanto diritto allo studio ai nostri ragazzi, non permettendo loro il raggiungimento della scuola e non permettendo, altresì, ai lavoratori il raggiungimento del posto di lavoro. Non dimentichiamo che scuola e lavoro sono le fondamenta del nostro vivere civile.

È vergognoso che i tagli avvengano sempre a discapito delle fasce più deboli. Questa linea, lo ribadiamo, va potenziata. Del resto l’azienda ferroviaria può facilmente verificare la necessità di carrozze da mettere in servizio dal numero degli abbonamenti rilasciati e che l’utenza ha pagato in anticipo.

Chiediamo, quindi, a nome della cittadinanza, per il potenziamento e il miglioramento dei collegamenti su ferro e su gomma tra il nostro paese e la città di Pescara, e non tagli indiscriminati come sta avvenendo ultimamente per scelte imponderate impopolari e assolutamente non condivisibili.''