Allarme psoriasi in Abruzzo, sabato al Marrucino talk show medico

20 Giugno 2013   17:04  

Allarme psoriasi in Abruzzo: i casi sono circa 52mila, di cui 2000 nella sola Chieti. Una malattia difficile da curare, spesso sottovalutata dai medici di base. Dopo essere scesa nelle piazze, l'Adipso, l'associazione per la difesa degli psoriasici, entra ora nei teatri con talk show serali.

Perche' per aiutare i pazienti a convivere con questa malattia bisogna uscire fuori dagli studi medici e parlarne in maniera naturale.

E cioe' discutendo della vita di tutti i giorni e perche' no anche dei nostri interessi, e quindi di film, di teatro, di poesia.

Nasce cosi' la formula del talk show applicato alla medicina: finalmente - spiega una nota - un'informazione rigorosa, concreta e puntuale ma soprattutto pratica, reale per una serata in cui si alterneranno approfondimenti scientifici a spunti tratti da pellicole cinematografiche, dal teatro e dalla poesia.

L'iniziativa comincia sabato 22 giugno, alle 20.30 presso il Teatro Marruccino di Chieti.

Protagonisti del talk show medico saranno un volto noto della tv, inviato per il Tg2 e il Tg1 nelle zone piu' calde del pianeta, Franco Di Mare, e un attore e autore teatrale che ha lavorato con i piu' grandi nomi del palcoscenico, Pierfrancesco Poggi che intratterra' gli ospiti con canzoni e poesie su temi legati alla pelle.

Per quanto riguarda il parterre medico interverranno il dottor Paolo Amerio, Direttore della Clinica Dermatologica del Policlinico 'SS. Annunziata' di Chieti e il rappresentante dell'Adipso Abruzzo, Maurizio Crocetti.

Prevista anche la presenza del sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, di Nicoletta Veri', Presidente Commissione Affari Sociali e Tutela della Salute della Regione Abruzzo, Francesco Zavattaro, Direttore Generale dell'ASL Lanciano-Vasto-Chieti, Pasquale Flacco, Direttore Sanitario dell'ASL Lanciano-Vasto-Chieti e Giuseppe Mariotti, Direttore Sanitario del Policlinico 'SS. Annunziata' di Chieti

"La psoriasi e' una malattia invalidante e diffusa piu' di quanto si creda: - spiega il dottor Paolo Amerio - colpisce piu' di 100 milioni di persone in tutto il mondo e circa il 3 per cento della popolazione abruzzese.

Ma la psoriasi non colpisce solo la pelle: i suoi effetti possono essere devastanti sulla qualita' della vita e le relazioni sociali.

Purtroppo ancora oggi la e' una patologia poco conosciuta e i malati non hanno informazioni a supporto sufficienti. Molto spesso - continua Amerio - la scarsa informazione porta i malati a non curarsi bene, a scoraggiarsi e a perdere la fiducia, peggiorando cosi' la propria situazione fisica e psicologica. Questa situazione e' determinata da diversi fattori e attori e purtroppo, anche i medici di base sono talvolta disorientati sulle nuove possibilita' terapeutiche e non sempre indirizzano i malati verso i centri di riferimento regionali dove i pazienti possono trovare le giuste risposte ai loro problemi".

E che ci sia ancora molto da fare, sia per far conoscere la malattia sia per far si' che i pazienti imparino a convivere con essa, lo dimostrano gli ultimi dati (Fonte Sole24Ore):

il 64 per cento non si sente soddisfatto dell'informazione dei medici;

il 43 per cento non si sente ascoltato; un paziente su cinque si sente escluso a causa della patologia;

nel 75 per cento dei casi l'autostima crolla mentre per il 35 per cento sono compromesse le relazioni sessuali e il 45 per cento dei pazienti si ammala di depressione.

Di fronte a queste cifre, l'Adipso ha deciso quindi di intervenire in maniera ancora piu' incisiva di quanto non abbia fatto finora.

Dopo essere scesa nelle piazze di tutta Italia, e' entrata ora nei teatri. Ed ecco quindi che e' nata l'idea del talk show, o meglio del road show.

"Per far si' che la psoriasi non sembri un incubo bisogna parlarne e per parlarne bisogna farlo nel modo piu' semplice possibile. Parlando di medicina ma soprattutto di vita - dice Mara Maccarone, presidente Adipso -. Finora la formula del talk show e' stata destinata prevalentemente ad argomenti di natura politica e raramente applicata alle tematiche sanitarie per le quali generalmente si preferisce la tavola rotonda. Siamo convinti, invece, che il talk show, se costruito alternando momenti di riflessione a momenti di intrattenimento, diventa un formidabile strumento capace di un ampio coinvolgimento del pubblico".

 


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