Un capitano della Guardia di Finanza è stato accusato di violenza sessuale e lesioni aggravate nei confronti di una giovane allieva ventenne. L’episodio, denunciato dalla vittima, si sarebbe verificato a L'Aquila, scatenando un'indagine da parte delle Procure di Roma e L’Aquila. Coinvolti nella vicenda anche tre colleghi del capitano, i quali avrebbero commentato l’accaduto in una chat WhatsApp.
La presunta vittima, una giovane campana di 20 anni, sarebbe stata adescata dal capitano, un 33enne siciliano, con la promessa di aiuti per superare gli esami alla scuola della Guardia di Finanza. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il capitano avrebbe invitato la ragazza a cena presso la sua abitazione. Dopo alcuni baci consenzienti, l’uomo avrebbe superato i limiti, nonostante il chiaro rifiuto della giovane.
La violenza sarebbe avvenuta quando il capitano, ignorando il rifiuto della ragazza, l’avrebbe aggredita, prendendola per i capelli, sbattendole la testa sul tavolo del salotto, colpendola sui glutei e costringendola a subire atti sessuali contro la sua volontà. "Questo è solo un assaggio di quello che ti farò provare se sabato non ti farai punire", le avrebbe detto l'aggressore. La giovane ha tentato di difendersi dicendo: "Non è il contesto, quindi non voglio".
Il legale della giovane, Francesco Vetere del Foro di La Spezia, ha dichiarato che la vicenda è "incresciosa" e che la procura aquilana la sta esaminando attentamente. "Sebbene la mia assistita stia attraversando un periodo difficile, è pronta a essere nuovamente ascoltata e a fornire una più chiara ricostruzione dei fatti", ha affermato Vetere.
Nel frattempo, il Comando generale della Guardia di Finanza ha avviato un’indagine interna, ordinando il trasferimento del capitano, identificato come l’autore delle violenze, e degli altri militari che erano a conoscenza degli episodi. La giovane potrebbe essere nuovamente ascoltata dalla procura all’Aquila e dalla Procura militare.
Gli avvocati del capitano indagato, Cesare Placanica e Maria Leone, hanno scelto di non commentare pubblicamente la vicenda, esprimendo fiducia nell’esito dell’indagine. Nei prossimi giorni si prevede l’arrivo di nuovi ufficiali per sostituire quelli trasferiti e assegnati a incarichi operativi in altre regioni.
Nel frattempo, l’episodio ha sollevato discussioni anche a causa dei commenti che sarebbero stati scambiati tra i colleghi del capitano su una chat di WhatsApp. La chat, che spesso trattava delle allieve della scuola, ha aggravato la posizione dei militari coinvolti, sollevando preoccupazioni sull’ambiente e la cultura all'interno delle forze armate.
Il caso sta attirando l’attenzione nazionale, sollevando questioni più ampie riguardanti la sicurezza e la protezione delle allieve nelle istituzioni militari. La vicenda evidenzia l'importanza di garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutti i membri delle forze armate e la necessità di affrontare in modo deciso e trasparente ogni accusa di abuso. Le indagini in corso chiariranno ulteriormente la dinamica dei fatti e le responsabilità dei coinvolti.