Faremo un festeggiamento, un 'brindisi' all'alluvione. E' il contenuto di una telefonata intercettata nell'ambito delle indagini relative all'alluvione del settembre 2017 condotte dalla squadra mobile di Livorno per turbativa d'asta in concorso e truffa aggravata ai danni di ente pubblico.
L'inchiesta ha portato agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico l'ex coordinatore della Protezione Civile del Comune di Livorno, Riccardo Stefanini, e un imprenditore locale, Emanuele Fiaschi, nonché ad una misura interdittiva del divieto di esercitare qualsiasi ufficio direttivo e di rappresentanza, anche commerciale, delle persone giuridiche e delle imprese, per il periodo di un anno, a carico di Nicoletta Frugoli, rappresentante commerciale di una società di Roma.
Le indagini sono partite da una segnalazione del sindaco di Livorno Filippo Nogarin che oggi, via social, ha commentato la vicenda. "Voglio ringraziare la squadra mobile e la Procura per questa operazione - scrive Nogarin su Facebook -
Mi ha schifato leggere che qualcuno stava trattando l'enorme disastro che aveva colpito Livorno come un'occasione da celebrare per un tornaconto personale. Questo ferisce i familiari delle vittime, la mia città e tutti coloro che con onestà e dedizione hanno operato in nome e per conto di questa Amministrazione in relazione all'alluvione".