Altri 5 centesimi di tasse sulla benzina, per finanziare la Protezione Civile

13 Aprile 2012   19:36  

Nella riforma della Protezione civile, approvata in via preliminare dal Consiglio dei ministri, è confermata l'ipotesi dell'aumento di 5 centesimi al litro della benzina per fronteggiare le emergenze. Lo chiarisce il comunicato finale del Consiglio dei ministri.

IL CODACONS - L'eventuale aumento, secondo il Codacons, determinerebbe un aggravio di spesa pari ad almeno 73 euro annui ad automobilista solo di costi diretti. «Un simile provvedimento sarebbe semplicemente folle - afferma il Presidente Carlo Rienzi - Disporre per legge il rincaro dei listini alla pompa, quando i prezzi hanno raggiunto livelli record che sfiorano i 2 euro al litro, e dopo una successione incredibile di nuove accise introdotte per finanziare qualsiasi cosa, avrebbe effetti disastrosi sui prezzi al dettaglio in tutti i settori, sui consumi delle famiglie e sulle tasche degli automobilisti, categoria sempre più spremuta come un limone». «Qualora l'ipotesi varata dal Cdm dovesse divenire realtà, utilizzeremo tutte le armi in nostro possesso per evitare l'ennesima stangata a danno dei cittadini», conclude Rienzi.

MONTI- NAPOLITANO - La riforma della Protezione civile è stata illustrata dal presidente del Consiglio Mario Monti che è intervenuto agli stati generali del volontariato di Protezione Civile a Roma: «Colgo un'assonanza tra la vostra funzione di volontari per la messa in sicurezza del territorio e la mia funzione di volontario, assieme al sistema politico e parlamentare, per la messa in sicurezza del Paese». Se Mario Monti è un «volontario» per la messa in sicurezza del Paese, «allora io sono un richiamato dalla riserva...». Anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano prende la parola agli Stati generali del volontariato di Protezione Civile, e «raccoglie» la battuta del premier che si era autodefinito «volontario». Scherza Napolitano: «Essendo uscito dal servizio permanente effettivo, sono stato richiamato dalla riserva...».

VOLONTARI - Il presidente Monti si è poi soffermato sull'importanza del ruolo svolto dai volontari di Protezione Civile nel far fronte ai rischi connessi «alla natura dei cambiamenti climatici e al profilo stesso del territorio del nostro Paese». Monti ha ricordato come i volontari siano stati fondamentali «nel passato e anche in occasione di recenti episodi drammatici che hanno segnato e ferito l'Italia. Ricordo i giorni del terremoto in Abruzzo o, in un passato più remoto, l'alluvione dell'Arno». Qui, il presidente del Consiglio ha voluto inserire una piccola nota autobiografica: «Ero un militare in servizio di leva quando ho avuto il mio primo contatto con il volontariato civile, era il 4 novembre del 1976», i giorni drammatici dell'alluvione di Firenze, quando migliaia di giovani provenienti da tutta Italia e da tutta Europa misero le loro braccia al servizio del Paese.

(Corriere.it)


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