Ambientalisti:''Il piano casa è una legge Attila''

di Antonella Micolitti

03 Agosto 2009   16:57  

Un appello per bloccare in Abruzzo il Piano Casa che determinerà a detta di Legambiente, WWF, Italia Nostra, Fai e Lipu, una "colata di cemento".  Per queste associazioni si tratta di una vera e propria "legge Attila".

"Legge Attila" perchè, a detta di queste associazioni, permetterà di costruire in parchi, borghi, aree a rischio industriale, zone archeologiche e sugli edifici storici vincolati, "devastando il paesaggio, l'architettura, la storia della regione e danneggiando il turismo". Secondo le associazioni, la legge regionale va bloccata anche perché "incostituzionale", poiché andrebbe a scardinare i principi fondamentali della pianificazione territoriale, garantendo solo interessi privati. "La legge - spiega Augusto De Sanctis del Wwf - deroga a tutta la pianificazione annullando, nei fatti, i piani regolatori comunali e ogni altro strumento di regolazione dell'edilizia e del governo del territorio". Nel provvedimento, a detta delle associazioni, mancano anche le sanzioni. Tutte queste motivazioni saranno portate oggi all'attenzione della Commissione regionale competente, nell'ambito della quale alcuni rappresentanti delle associazioni saranno ascoltati. Con l'occasione sarà ribadita la necessità di bloccare l'iter e aprire una discussione con la società abruzzese.


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